La celebre Sala delle Asse del Castello Sforzesco si potrà di nuovo ammirare dal vivo. La sua riapertura è affiancata da varie iniziative culturali, tra cui l'installazione di un'architettura vegetale in scala, che riproduce la natura rappresentata nella Sala stessa.
Il Castello Sforzesco è, sempre di più, il cuore pulsante del programma Milano e Leonardo 500, promosso nel capoluogo lombardo nell’anno in cui ricorre il cinquecentenario della scomparsa dell’artista e scienziato italiano.
A partire dal 16 maggio prossimo, i visitatori potranno infatti riscoprire le meraviglie della Sala delle Asse, di nuovo accessibile dopo la parziale apertura del cantiere di restauro in occasione di Expo 2015. Nel semestre del grande appuntamento internazionale, ospitato quattro anni fa dalla città di Milano, gli interventi in corso della Sala vennero temporaneamente sospesi: oltre 450mila persone scelsero di visitare questo luogo.
La completa ultimazione dei lavori permetterà, d’ora in poi, di ammirare le peculiarità artistiche di questa Sala nel suo ritrovato splendore. Si potranno osservare il pergolato di gelsi dipinto a tempera, progettato come un gigantesco trompe l’oeil allo scopo di trasformare il grande spazio alla base della Torre Falconiera in un salone di rappresentanza del Duca; la rappresentazione delle radici, detta “il Monocromo”, e varie porzioni di disegno preparatorio, emerse durante il cantiere. Un’occasione, dunque, per vedere con i propri occhi la complessità decorativa di un ambiente popolato da tronchi nodosi, paesaggi, rami e foglie.
Accanto alla riapertura della Sala, il Castello Sforzesco si appresta a ospitare ulteriori iniziative. Sotto l’ombra del Moro. La Sala delle Asse è l’installazione multimediale curata e realizzata da Culturanuova di Massimo Chimenti, con la collaborazione scientifica di Francesca Tasso e Michela Palazzo, che fornirà informazioni aggiuntive e integrazioni su questo spazio. In particolare, i visitatori potranno scoprire come Leonardo abbia qui sviluppato il suo concetto di imitazione della Natura.
Dalle espressioni di vita vegetale rappresentate si passa alla loro diretta manifestazione nel Cortile delle Armi, sempre all’interno del Castello, dove il 15 maggio sarà presentato un vero pergolato di alberi di gelso, in scala 1:2. L’intervento, reso possibile con Orticola di Lombardia, riproduce dal vivo ciò che Leonardo ha rappresentato nella Sala. Anche per questo è stato annunciato come “una vera e propria architettura vegetale“, capace di condensare l’attenzione su temi di interesse botanico e paesaggistico, non solo artistico.
Fino al 18 agosto, inoltre, la Sala dei Ducali del Castello Sforzesco ospiterà la mostra Intorno alla Sala delle Asse. Leonardo tra Natura, Arte e Scienza, che affianca i disegni originali di Leonardo da Vinci alle opere grafiche di altri Maestri del Rinascimento. L’obiettivo è, anche in questo caso, conoscere e indagare le decorazioni della Sala delle Asse, alla ricerca di “indizi” sul progetto compositivo originario.
Parallelamente – fino al 12 gennaio 2020 – nella Sala delle Armi, il percorso multimediale Leonardo a Milano – progettato da Culturanuova con la collaborazione scientifica di Edoardo Rossetti e Ilaria De Palma – accenderà i riflettori sul resto della città, rivelando come si presentava agli occhi del talento toscano e quali luoghi sono ancora presenti. Una sorta di “tour virtuale” nel quale a prendere vita, a distanza di cinque secoli, saranno i quartieri di un tempo, tra palazzi, giardini ed eccezionali interni.
[Immagine in apertura: Castello Sforzesco, Sala delle Asse. Monocromo dopo il restauro del 2015, Milano. Photo by Mauro Ranzani]