In Toscana, una frazione di 350 abitanti in provincia di Pisa accoglie le opere inedite di tre artisti contemporanei, diversi per linguaggio e generazione di appartenenza, ma accomunati dalla sensibilità verso il tema dell’opera pubblica. L'intera cittadinanza è stata coinvolta in questo percorso tramite un'assemblea.
Intrapreso negli anni Novanta, il progetto di condurre l’arte contemporanea, attraverso i suoi protagonisti, per le strade e le piazze di Ghizzano – frazione di Peccioli, nel pisano – prosegue ancora oggi.
Questa settimana saranno presentate le tre più recenti realizzazioni, ovvero gli interventi permanenti sviluppati, appositamente per questo luogo, dagli artisti Alicja Kwade, David Tremlett e Patrick Tuttofuoco.
Nata in Polonia nel 1979, ma di base a Berlino, Kwade ha concepito SolidSky, una scultura realizzata con la pietra Azul Macaubas, proveniente dal Sud America, composta da due elementi: un grande blocco cubico scavato al suo interno e una sfera dalla superficie perfettamente liscia.
Il linguaggio cambia completamente con Via di Mezzo di David Tremlett. L’artista inglese, classe 1945, è intervenuto sulle facciate delle case di Ghizzano con una serie di wall drawings. “Ho deciso di utilizzare per un lato della strada il verde (per le superfici della maggior parte della case), anche se non è il colore tipico con cui sono dipinti i muri delle case, perché mi piaceva l’idea di portare un po’ del paesaggio circostante all’interno della strada“, ha raccontato, confessando di aver sviluppato quest’idea nel corso di una passeggiata nel paese.
L’unico artista italiano invitato, Patrick Tuttofuoco, ha realizzato tre lavori unificati da una comune denominazione – Elevatio corpus – disposti in alcuni punti nevralgici di Ghizzano.
A ripercorre l’iter dei tre progetti è stato il Sindaco di Peccioli, Renzo Macelloni, che in una dichiarazione ha ricordato che “si è trattato di un processo durato un anno e mezzo, sviluppato insieme alla curatrice Antonella Soldaini, e che ci ha portato a riunire i cittadini di Ghizzano per condividere questo percorso tramite un’assemblea pubblica. Un passaggio decisivo e indispensabile affinché ci fosse il consenso da parte della comunità che in questo modo ha fatto proprie queste opere, offrendo loro un contenitore accogliente e divenendo in un certo senso co-generatrice della loro presenza.“