La mostra al MAMbo, dedicata all'evento musicale che radunò più di seimila persone al Palasport di Bologna nel 1979, permetterà ai visitatori di muoversi tra un centinaio di vinili, fanzine originali e opere d’arte.
Il 2 aprile del 1979 più di 6mila persone si radunarono al Palasport di Bologna per assistere a Bologna Rock: un evento simbolo di una stagione fervida non solo sul versante musicale ma anche sociale, culturale, politico, che ha lasciato il segno nella storia della città e dell’Italia tutta.
A questo importante capitolo di storia, il MAMbo dedica la mostra Pensatevi liberi. Bologna Rock 1979, per costruire un’indagine approfondita su uno degli episodi culturali più stimolanti e innovativi in ambito bolognese e non soltanto.
I visitatori potranno percorrere lo spazio della sala muovendosi tra un centinaio di vinili, fanzine originali quali Harpo’s, A/traverso, Svacco, Punkreas, Musique Mecanique, Great Complotto, poster, musicassette, una selezione di fotografie, comunicati e rassegne stampa, amplificatori, mixer e sintetizzatori, fino ad arrivare a un trenino Rivarossi, a una macchina da scrivere IBM e a un mappamondo gonfiabile.
Questi documenti materiali dell’epoca si mescoleranno a opere quali il ritratto di Freak Antoni realizzato da Piero Manai, disegni e collage originali di TRAUMFABRIK (firmati da Andrea Pazienza, Filippo Scozzari, Giampietro Huber, Giorgio Lavagna), il dipinto Tuxedomoon di Giampietro Huber, tavole originali di Giorgio Carpinteri tratte da Mumble Rumble e di Nicola Corona da Rinascimento Urbano.