Il profumo come espediente per un doppio viaggio nel tempo, alla scoperta delle ricerche condotte anche in ambito cosmetico da Leonardo da Vinci e delle avventure via mare dei mercanti veneziani, che per secoli si sono spinti lontano per acquistare materie prime pregiate.
Scienziato, artista, sperimentatore… ma quanti conoscono Leonardo da Vinci nel ruolo di cosmetologo e profumiere? Su questo aspetto, meno noto, dell’attività del genio toscano – quest’anno al centro di una serie di progetti espositivi in occasione del cinquecentenario della scomparsa – si concentra la mostra Leonardo da Vinci il profumiere.
Visitabile fino al 20 settembre al Museo di Palazzo Mocenigo – Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo di Venezia, è promossa da Fondazione Musei Civici di Venezia (in collaborazione con Cosmoprof Worldwide Bologna e su progetto di Cosmetica Italia – Associazione nazionale imprese cosmetiche e Accademia del Profumo) ed esplora gli esiti delle ricerche leonardiane nell’ambito della creazione di fragranze e prodotti cosmetici.
Il percorso espositivo conduce alla scoperta del ruolo della bellezza e della cura personale nelle corti rinascimentali, in particolare in quella milanese e in quella veneziana, svelando ai visitatori non poche curiosità. Un esempio? Anche le pettinature sarebbero state influenzate dal “tocco” di Leonardo: in molti dipinti dell’epoca si possono infatti riconoscere i “nodi vinciani” nelle acconciature, a loro volta arricchite da gioielli, reti e tessuti profumati.
Nella stessa sede espositiva, fino al 13 ottobre sarà inoltre aperta Carnet de voyage. Il profumo illustrato. Compresa nel programma MUVE Contemporaneo, la mostra propone un “viaggio olfattivo illustrato”, combinando una pluralità di stimoli.
I disegni di Guido Fuga – grande amico e collaboratore di Hugo Pratt – con i racconti profumati di Joan Giacomin e l’allestimento interattivo e multisensoriale, progettato ad hoc, ripercorrono le storie dei mercanti veneziani che per secoli hanno solcato i mari per acquistare materie prime, pregiate e rare, da associare in sublimi profumi.
[Immagine in apertura: Guido Fuga, Ritorno a Venezia San Marco, 2018, Matita e acquerello]