Il MAST di Bologna fa da cornice a una mostra che, attraverso il lavoro del fotografo Edward Burtynsky e dei due registi Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier, approfondisce le dinamiche di una nuova era geologica dominata dalla presenza umana.
Si intitola emblematicamente Anthropocene la rassegna ospitata dal MAST di Bologna fino al 22 settembre, riunendo le opere del fotografo Edward Burtynsky e dei due registi Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier per documentare gli effetti causati sull’ambiente dal sempre più massiccio intervento dell’uomo. Un’era, quella dell’Antropocene, appunto, dominata da deforestazione, inquinamento, disastrosi cambiamenti climatici generati dalle azioni e dalle scelte degli esseri umani.
I tre protagonisti della mostra curata da Urs Stahel approfondiscono questi temi mescolando l’arte dello scatto – sono 35 le fotografie di Edward Burtynsky dedicate alle deforestazioni, alle grandi infrastrutture di trasporto, alle discariche e all’inquinamento – alle videoinstallazioni di Baichwal e de Pencier, che documentano con vivida concretezza le conseguenze del dominio dell’uomo sul pianeta.
Non mancano tre installazioni in realtà aumentata e 4 murales ad alta risoluzione, che consentono al pubblico di “immergersi” negli argomenti trattati dalla rassegna.
Infine il premiato film Anthropocene: The Human Epoch, co-diretto dai tre artisti, offre una provocatoria esperienza dell’impatto dell’uomo sulla Terra, affidando il racconto alla viva voce di Alicia Vikander.
[Immagine in apertura: Coal Mine #1, North Rhine, Westphalia, Germany, 2015. Immagine nell’articolo: Makoko #2, Lagos, Nigeria, 2016. Photos by Edward Burtynsky, courtesy of Admira Photography, Milan / Nicholas Metivier Gallery, Toronto ]