La Fondation Beyeler di Riehen, a pochi chilometri da Basilea, ospita la mostra monografica di Rudolf Stingel. Approfondendo il linguaggio pittorico dell’artista originario di Merano.
È una monografica davvero affascinante quella allestita negli spazi della Fondation Beyeler, a poca distanza da Basilea, fino al 6 ottobre. Protagonista assoluta l’arte di Rudolf Stingel, indagata attraverso un itinerario espositivo che rifiuta qualsiasi andamento cronologico per focalizzarsi sugli snodi chiave della poetica dell’artista meranese, classe 1956.
Da sempre impegnato in una riflessione sulla pittura, Stingel ha saputo oltrepassare i confini della tecnica tradizionale e codificata, assegnando al supporto, al colore e alle forme una nuova identità visiva. Poco interessato alla dicotomia astrazione-figurazione, l’artista alterna soggetti figurativi a trame di tessuti e pattern geometrici, utilizzando la materia come canale di sperimentazione.
Autore di un libro d’artista datato 1989 e intitolato Instructions – nel quale fornisce al lettore le istruzioni per realizzare da sé un’opera pittorica “à la Stingel” – l’artista privilegia da sempre il coinvolgimento del pubblico, come dimostrato da alcuni dei lavori esposti: tappeti a parete e blocchi di polistirolo avvolti da alluminio con i quali lo spettatore può interagire, lasciando una traccia del proprio passaggio.
[Immagine in apertura: Rudolf Stingel. Installation view at Fondation Beyeler, Riehen Basilea 2019. Photo by Stefan Altenburger]