Considerato uno dei capolavori di Leonardo da Vinci, la “Scapiliata” è al centro della mostra allestita presso la Galleria Nazionale di Parma. Un approfondimento sulla fortuna critica di un’opera passata alla Storia.
Non ha bisogno di presentazioni la Scapiliata leonardesca, protagonista – insieme ad altre quattro opere del Maestro toscano – della rassegna allestita fino al 12 agosto negli ambienti della Galleria Nazionale di Parma. La fortuna della Scapiliata di Leonardo da Vinci riunisce, oltre ai capolavori del genio rinascimentale, gli interventi di Gherardo Starnina, Bernardino Luini, Hans Holbein, Tintoretto, Giovanni Lanfranco, solo per citarne alcuni, concentrando lo sguardo sul motivo iconografico dei capelli scomposti.
La mostra, che rientra nel programma di celebrazioni del 500esimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci, rende omaggio alla forza e alla femminilità del soggetto ritratto dall’artista con una chioma libera e selvaggia, in linea con quanto sostenuto da Leonardo nel suo Trattato sulla pittura: “Fa tu adunque alle tue teste gli capegli scherzare insieme col finto vento intorno agli giovanili volti, e con diverse revolture graziosamente ornargli”.
Le quattro sezioni che compongono la rassegna approfondiscono sia il tema della capigliatura sia gli esordi di una ricerca pittorica sfociata nei mirabili esiti leonardeschi, senza dimenticare un excursus sulla precoce fortuna critica del tema iconografico in questione, ripreso anche da pittori quali Giovanni Agostino da Lodi e Bernardino Luini, la cui Salomè riecheggia proprio la Scapiliata.
Non manca un focus sul pittore e scultore Gaetano Callani, che accolse nella sua raccolta l’opera leonardesca, poi acquisita dalla Galleria Palatina, rinsaldando un legame tuttora in essere con la città di Parma.
La Scapiliata, infatti, è patrimonio del Complesso Monumentale della Pilotta di Parma, dopo una serie di vicende che la videro probabilmente inclusa fra i beni di Isabella d’Este a Mantova e poi vittima del Sacco della città, fino all’acquisizione da parte di Callani.
[Immagine in apertura: Leonardo da Vinci, La Scapiliata. Foto di Lorenzo Moreni]