È scomparso a Roma all'età di 96 anni il grande cineasta, nonché autore di importanti produzioni teatrali e liriche. Il regista verrà sepolto a Firenze, nella cappella di famiglia del Cimitero delle Porte Sante. Sempre la sua città natale ospita la Fondazione Franco Zeffirelli onlus, il cui Centro per arti dello spettacolo è stato inaugurato nel 2017.
Si è spento quest’oggi a 96 anni, nella sua casa romana, il regista Franco Zeffirelli. Da tempo malato, era nato a Firenze nel 1923: città che non ha mai dimenticato, tanto da aprirvi nel 2017 il Centro per arti dello spettacolo – Fondazione Franco Zeffirelli onlus, custode di un archivio di 60 anni relativo ai suoi spettacoli nel cinema, nel teatro e nella lirica.
L’esordio del futuro Maestro della cinematografia – e non soltanto – del Novecento avviene però in quel di Roma; è nella capitale che inizia a frequentare set e scene, prima come attore, per poi incontrare Luchino Visconti. Sarà, il loro, un sodalizio che durerà per un decennio, in cui Zeffirelli fece da assistente al leggendario regista.
Da qui prende avvio una carriera costellata di successi e innumerevoli riconoscimenti, tra cui 5 David di Donatello, due Nastri d’Argento e 14 candidature all’Oscar per i suoi film, compreso quella come miglior regista nel 1968 per l’indimenticabile Romeo e Giulietta.
Nel cinema, diversi sono i titoli che hanno portato Zeffirelli a diventare un Maestro della scena internazionale del Novecento. Ne ricordiamo solo alcuni, oltre al dramma shakesperiano già menzionato: La Bisbetica Domata con Elizabeth Taylor e Richard Burton (1966), Fratello Sole Sorella Luna (1971), con Alec Guinness e Graham Faulkner e incentrato sulla vita di San Francesco d’Assisi e Santa Chiara, Il Campione (1980) con John Voight e Faye Dunaway, Amore senza fine (1981) con Brooke Shields e Martin Hewitt, Sparrow (1993) con Helena Bonham Carter e Alan Bates, Jane Eyre (1994) con Charlotte Gainsburg, William Hurt, Joan Plowright, Geraldine Chaplin e Maria Schneider, Tè con Mussolini (1995) con Judy Dench e Joan Plowright e il suo ultimo film, Callas Forever (2002) con Funny Ardant e Jeremy Irons.
Ma non è stato soltanto il grande schermo a beneficiare del grande apporto artistico di Zeffirelli. Numerose – e internazionali – infatti sono state anche le sue produzioni teatrali, da Romeo e Giulietta con John Stride, Judi Dench e Alec Mc Cowen nel 1960, all’Otello a Stratford-upon-Avon e La Signora delle camelie a Broadway, o ancora Lorenzaccio alla Comédie Francaise e Assolutamente sì, forse a Londra.
Sul fronte dell’opera lirica, sui palchi dei maggiori teatri del mondo Zeffirelli ha fatto salire intepreti celebri del calibro di Maria Callas, Placido Domingo e Luciano Pavarotti, mentre alcune delle sue realizzazioni per il piccolo schermo hanno raggiunto un successo planetario – Gesù di Nazareth, del 1976/1977, è stato visto da oltre un miliardo e mezzo di persone – permettendo tra l’altro al pubblico di tutto il mondo di conoscere aspetti della cultura italiana attraverso la sensibilità del Maestro, come accadde con Per Firenze con Richard Burton, all’indomani dell’alluvione del 1966, o Mundial ’90 incentrato sulla storia del Calcio Fiorentino.
Sky Arte renderà omaggio al grande cineasta mandando in onda oggi, sabato 15 giugno, alle 20:25 e domani, domenica 16 giugno, alle ore 21:15, il documentario Franco Zeffirelli – Una vita da regista. Diretta da Chris Hunt, la pellicola evoca la straordinaria carriera di Zeffirelli attraverso i ricordi dell’artista e dei tanti collaboratori e amici.