In fumetteria e libreria dal 27 giugno, l'opera pubblicata da Coconino Press ricostruisce la vicenda dell'espulsione del direttore della Pinacoteca di Brera Ettore Modigliani, per effetto delle leggi razziali emanate dal regime fascista, al quale subentrò Fernanda Wittgens, la prima donna in Italia a ricoprire un simile incarico.
Correva l’anno 1939 e, a Milano, Ettore Modigliani dirigeva la Pinacoteca di Brera. A porre drasticamente fine al suo incarico fu l’approvazione delle leggi razziali, che portarono alla sua espulsione dall’amministrazione dello Stato.
La sua vicenda biografica si intrecciò, nella storia così come nell’ultima opera di Paolo Bacilieri, con quella di Fernanda Wittgens, sua collaboratrice più stretta. Fu proprio lei ad assumere il suo ruolo, in seguito all’allontanamento, divenendo la prima donna nominata direttrice di un grande museo in Italia.
Su queste due figure e sulla loro dedizione alla salvaguardia del patrimonio artistico ha scelto di concentrarsi lo scrittore e fumettista italiano Paolo Bacilieri.
Intitolato Ettore e Fernanda, il suo ultimo libro, in arrivo in questi giorni nelle librerie e fumetterie italiane, ricostruisce entrambe le figure, soffermandosi anche su alcuni (epici) episodi di cui furono protagonisti. Dal burrascoso viaggio in piroscafo di un migliaio di capolavori italiani, per raggiungere Londra in occasione di una mostra, al salvataggio ad opera di Wittgens delle opere più esposte al rischio dei bombardamenti e razzie durante la Seconda Guerra Mondiale: sullo sfondo del conflitto e dell’avvio della ricostruzione, il graphic novel ricostruisce una storia di passione verso il patrimonio artistico che merita di essere conosciuta.