I Clash nelle immagini di Adrian Boot, a Bologna

10 Giugno 2019

The Clash - London Westway Photosessions - 1977. Photo Credit: © Adrian Boot

È di prossima inaugurazione – il 12 giugno alla galleria ONO Arte Contemporanea di Bologna – la mostra che ripercorre la carriera di uno dei gruppi più amati e controversi della storia della musica punk. Si tratta di The Clash: white riot, black riot, con circa 40 scatti di Adrian Boot, fotografo che con la band ha stretto un duraturo sodalizio artistico, iniziato in un freddo pomeriggio londinese del 1977 nello studio Rehearsal Rehearsals.
È l’anno del primo singolo, White Riot, e del primo album, The Clash, che ottiene un successo considerevole nel Regno Unito; il vero trionfo internazionale arriva con la pubblicazione di London Calling nel dicembre 1979, diventata ormai pietra miliare della musica punk.

Non che l’anno “in mezzo” sia passato nel più monotono dei modi: nel 1978, a partire dal concerto di Rock Against Racism organizzato dalla Anti-Nazi League, Joe Strummer inizia a indossare una t-shirt che reca la scritta “Brigate Rosse” e al centro l’emblema e la sigla della Rote Armee Fraktion, per portare all’attenzione del grande pubblico l’esistenza di queste frange terroristiche, in linea con i testi dei Clash sempre ricchi di riferimenti politici. La storia del gruppo è quella di un periodo turbolento, in cui politica, attivismo, musica e cultura underground si legano indissolubilmente: tutto questo è colto dal fotografo Adrian Boot, che con i Clash condivide quegli anni frenetici.