Risale a poche settimane fa l’inaugurazione della prima opera di arte urbana mai realizzata sulle pareti di un tribunale. Succede a Rieti e l’autore è uno dei pionieri della street art italiana.
Porta la firma di Gionata Gesi, in arte Ozmo, il murale Al suono delle trombe che da qualche settimana anima la facciata del tribunale di Rieti, nell’ambito del progetto TraMe – Tracce di memoria, ideato dall’Agenzia Creativa The Uncommon Factory, con la curatela di Annalisa Ferraro.
Ozmo ha innescato un dialogo con le memorie storiche e storico-artistiche del territorio, ispirandosi all’affresco dei fratelli Torresani, Il Giudizio Universale, conservato nell’Oratorio di San Pietro Martire a Rieti.
Il senso della giustizia pervade il murale dello street artist toscano, che sintetizza l’ascesa verso la salvezza dei più meritevoli e la caduta dei condannati, richiamandosi anche al Ratto delle Sabine del Giambologna.
Un monito a spendere al meglio il proprio tempo, innescando una collaborazione virtuosa tra l’arte urbana e le istituzioni. Una linea di condotta che segue quella tenuta dallo stesso Ozmo, impegnato in una serie di interventi nelle principali città del mondo ma anche protagonista di mostre in sedi museali e gallerie.
[Immagini: photo by Marco Bellucci]