Il sontuoso, sognante balletto - quasi il “balletto per eccellenza” - torna in scena al Teatro alla Scala nella versione coreografata dal celebre ballerino russo, a dodici anni dalle ultime rappresentazioni.
A 12 anni dalle precedenti rappresentazioni, La Bella addormentata nel bosco di Rudolf Nureyev torna in scena al Teatro alla Scala di Milano, nell’allestimento del premio Oscar Franca Squarciapino. Creato per il teatro milanese nel 1993 nello sfarzoso décor e nei preziosi costumi che rievocano la corte di Versailles, l’adattamento sarà in scena per 7 recite dal 26 giugno al 9 luglio, con le stelle scaligere e ospiti di prima grandezza: a dirigere la straordinaria partitura di Čajkovskij sarà Felix Korobov.
Il balletto più sontuoso e sognante tra tutti, quasi il “balletto per eccellenza”: La Bella addormentata nel bosco, al suo nascere a Pietroburgo nel 1890, vide svilupparsi una collaborazione esemplare fra coreografo (Petipa), musicista (Čajkovskij) e il direttore dei teatri imperiali Vsevoložskij, creatore anche dei costumi, per dispiegare davanti agli occhi dei nobili pietroburghesi la dorata e favolosa grandezza della corte del Re Sole.
Proprio alla Scala Nureyev affidò, nel 1966, il debutto della sua “Bella” e in scena, folgorante, figurava lui stesso a fianco di Carla Fracci, a interpretare quel titolo che nella sua vita artistica viene considerato un vero balletto-chiave. Ora ritorna la sua versione, fedele come allora alla coreografia originale di Petipa, ma con un respiro teatrale e drammatico nuovo, teso a rivelare tutte le sfumature psicologiche dei personaggi.
[Immagine in apertura: photo by Marco Brescia – Teatro alla Scala]