La rassegna ginevrina dedicata al linguaggio dell’immagine in movimento sbarca per la prima volta a Torino, nei suggestivi spazi delle OGR – Officine Grandi Riparazioni.
È un evento da ricordare l’arrivo a Torino, per la prima volta in 30 anni di storia, della Biennale dell’Immagine in Movimento di Ginevra. Andata in scena nei consueti spazi del Centre d’Art Contemporain Gèneve lo scorso novembre, l’ultima edizione della Biennale de l’Image en Mouvement è ora ospite delle OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino fino al 29 settembre.
Riconfigurata ad hoc per la sede torinese, la rassegna – unica biennale al mondo che presenta solo opere inedite, commissionate e prodotte nell’ambito della mostra ‒ chiarisce fin dal titolo i propri intenti. The Sound of Screens Imploding punta lo sguardo sul superamento dello schermo come superficie adatta ad accogliere l’immagine in movimento, a favore dello sviluppo di approcci sempre più sperimentali.
Curata da Andrea Lissoni e da Andrea Bellini – direttore del Centre d’Art Contemporain Gèneve – la Biennale porta a Torino le opere video di Lawrence Abu Hamdan, Korakrit Arunanondchai & Alex Gvojic, Meriem Bennani, Ian Cheng, Elysia Crampton, Tamara Henderson e Kahlil Joseph. Andreas Angelidakis, oltre a proporre in una nuova forma la sua opera esposta a Ginevra, ha dato vita a un’inedita installazione ambientale che rinsalda il legame tra le opere e il contesto in cui sono allestite.