La più grande mostra personale di Shiota Chiharu a Tokyo sta per essere inaugurata al Mori Art Museum, dove resterà aperta fino al 27 ottobre prossimo.
Anticipata dall’installazione monumentale Six Boats, allestita dal marzo scorso nell’atrio centrale del luxury shopping centre Ginza Six, la retrospettiva che il Mori Art Museum di Tokyo ha scelto di dedicare all’artista Chiharu Shiota sta per aprire al pubblico. Dal prossimo 20 giugno, l’importante museo della capitale nipponica sarà infatti sede di un progetto espositivo che ripercorre, in modo completo, 25 anni di attività dell’autrice che ha rappresentato il Giappone alla 56. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, nel 2015.
Di base a Berlino, Shiota Chiharu è conosciuta a livello internazionale per le sue performance e per le installazioni in cui punta a esprimere – e visualizzare – l’intangibile. Ricordi, ansie, sogni, silenzio, nostalgia sono alcuni degli stati d’animo e delle “condizioni umane” indagate dall’artista, che anche attraverso interventi su larga scala esplora in profondità l’anima, incoraggiando il coinvolgimento e la riflessione da parte del pubblico. “Ho sempre creato opere per passione e per amore; era l’unica cosa per cui potevo vivere. Conflitti mentali, emozioni non trasmissibili, la mia stessa – inspiegabile – esistenza; questi sentimenti danno forma e forma a tutti i miei lavori. Questa mostra è un dialogo con la mia anima svelata e nuda“, ha affermato l’artista, nata nella prefettura di Osaka, nel 1972.
Il percorso espositivo fa luce anche sulla fase iniziale della sua carriera, riunendo disegni, scenografie e altre opere relative agli esordi. L’apertura è affidata a Uncertain Journey, nella quale dagli “scheletri” delle varie imbarcazioni disposte nello spazio si “irriadia” un groviglio di fili rosso vivo. Si tratta della restituzione metaforica dei numerosi incontri che attendono chiunque intraprenda l’incerto viaggio della vita umana.
In mostra anche le installazioni ambientali In Silence, del 2008, Accumulation – Searching for the Destination, del 2016, e Reflection of Space and Time, del 2018.