Il Museo Picasso Malaga fa da cornice a una densa monografica dedicata al lavoro di Bruce Nauman, autore di una pratica creativa allergica a qualsiasi definizione.
Le etichette e le convenzioni non suscitano l’interesse di Bruce Nauman, artista fra i più rivoluzionari dell’epoca contemporanea, cui il Museo Picasso Málaga dedica la prima monografica spagnola degli ultimi 25 anni. Bruce Nauman. Rooms, Bodies, Word, allestita fino al 1° settembre, ripercorre la carriera dell’artista americano mettendone in luce la profondità concettuale e le tante sfumature tematiche.
Allergico a qualsiasi definizione che ne imbrigli la pratica in confini ben delimitati, Nauman ha dato vita a una attenta indagine sulle istanze del proprio tempo, traducendo in linguaggio visivo il senso di ansia, indeterminatezza, precarietà e conflitto che domina la nostra era (e non solo).
Ricorrendo agli strumenti più diversi – video, performance, installazione, fotografia, scultura, neon – Nauman ha saputo condurre lo spettatore in un mondo dal quale la certezza è bandita per fare spazio al dubbio ma anche all’ironia, alla provocazione e a una serie di riferimenti filosofici, letterari e musicali che spaziano da John Cage a Elias Canetti, da Wittgenstein a Beckett.
Il centinaio di opere esposte a Malaga lo dimostrano, attivando il senso critico del pubblico e innescando la sua partecipazione diretta. I meccanismi percettivi e psicologici sono da sempre al centro dell’attenzione di Nauman, che declina questo suo interesse in lavori di grande complessità che risultano però di estrema immediatezza.
[Immagine in apertura: Bruce Nauman, Yellow Room (Triangular), 1973, exhibition view at Museo Picasso Málaga]