Aggiungere la dimensione olfattiva alla visione diretta di opere d'arte straordinarie: questo l'obiettivo atteso dal progetto in cui il Louvre ha coinvolto alcuni profumieri francesi.
Arte da ammirare, con gli occhi carichi di stupore e meraviglia, ma anche… da annusare! Potrebbe sembrare una provocazione, ma è proprio questa l’idea promossa dal Louvre di Parigi, che ha commissionato a due dei migliori profumieri francesi lo sviluppo di una linea di fragranze basata su alcuni dei capolavori più iconici della sua collezione permanente.
L’obiettivo atteso dal museo più visitato del mondo è di aggiungere un’altra dimensione sensoriale, oltre a quella visiva, ai suoi inestimabili tesori. Sono stati candidati per acquisire una speciale “interpretazione – declinazione” di natura olfattiva opere iconiche dell’arte di tutti i tempi: la scultura in marmo pario raffigurante la Nike di Samotracia, i dipinti La bagnante di Valpinçon, eseguito nel 1808 da Jean-Auguste- Dominique Ingres, Il chiavistello di Jean-Honoré Fragonard, risalente al 1777-78, Giuseppe il falegname di Georges de La Tour del 1642 e Conversation in a Park di Thomas Gainsborough, del 1740 circa.
Senza dubbio si tratta di una “sfida” carica di aspettative e non di facile realizzazione, con la quale hanno accettato di misurarsi Ramdane Touhami e Victoire de Taillac, co-fondatori dell’azienda di profumi francese Officine Universelle Buly.
Nel progetto sono stati coinvolti altri 8 profumieri, ciascuno incaricato di un compito altamente specializzato, in modo tale da riuscire ad aggiungere una sfumatura olfattiva a opere che, già di per sé, sono state fin qui in grado di emozionare – e veicolare i rispettivi messaggi e ideali – a generazioni di persone. L’operazione, che stando a quanto indicato dalla piattaforma Artsy non avrebbe limiti di budget, porterà alla nascita di una collezione di profumi che sarà in vendita a partire da gennaio 2020.