Primo fine settimana di apertura, alla Galleria di Piazza San Marco di Venezia, per la mostra "Carla Tolomeo. Never Rest", personale della poliedrica artista originaria della provincia di Torino.
C’è anche l’opera di Kitagawa Utamaro a comporre “l’orizzonte artistico” di riferimento di Carla Tolomeo, l’artista originaria di Pinerolo, in provincia di Torino, il cui linguaggio dimostra una spiccata capacità di associare pittura, incisione, scultura, ceramica e design. In seguito alla formazione avvenuta a Roma, costellata dai contatti con Maestri come Giorgio de Chirico e Renato Guttuso, è a Milano che Carla Tolomeo ha fissato la proprio base operativa, dopo aver lavorato tra Vienna, Lussemburgo, Ginevra e Atene a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta.
Visitabile fino al 28 luglio alla Galleria di Piazza San Marco di Venezia – promossa dalla Fondazione Bevilacqua La Masa, in collaborazione con la Galleria d’Arte Contini – la personale Carla Tolomeo. Never Rest rappresenta un’occasione chiave per avvicinarsi alla filosofia artistica dell’autrice. Tra i suoi lavori più rappresentativi, le cosiddette Sedie-Sculture rappresentano l’esito di un processo di “mutazione-trasformazione della sedia da oggetto qualunque a oggetto d’arte, partendo proprio dal più banale e domestico elemento d’arredo“. Il risultato è “qualcosa di magico che rimanda a un’infanzia quasi ritrovata, con un pizzico di malizia di chi la vita l’ha intensamente vissuta“. La sua produzione artistica include anche numerosi cicli di opere pittoriche, xilografie, acquerelli e acqueforti ispirati a Charles Baudelaire, Francesco Petrarca e Paul Verlaine, oltre alle tempere e ceramiche ispirate a Borges; tra i lavori più recenti dell’artista si segnala anche il progetto scenografico della Turandot per il 63esimo Festival Pucciniano di Torre del Lago, nel 2017.