Resterà aperta fino all'11 luglio, nella sede della Aperture Gallery, "Orlando", la mostra curata dalla celebre attrice e ispirata all'omonima opera letteraria di Virginia Woolf.
L’arte chiama;, il mondo del cinema risponde. A qualche mese di distanza dalla mostra curata dal regista Wes Anderson e della moglie (la scrittrice e illustratrice Juman Malouf) al Kunsthistorisches Museum Wien, tocca ora all’attrice Tilda Swinton diventare curatrice. Nota a livello internazionale per il suo talento ecclettico – di recente ha interpretato anche Madame Blanc nel remake di Suspiria diretto da Luca Guadagnino – l’attrice originaria di Londra ha curato Orlando, mostra in corso fino all’11 luglio prossimo a New York.
Per questo inedito incarico, Tilda Swinton ha attinto ai temi centrali del romanzo omonimo di Virginia Woolf, scritto nel 1928. Orlando narra la storia di un giovane nobile che riesce a vivere per tre secoli senza invecchiare e riuscendo a sperimentare l’intercambiabilità dei sessi; nel 1992, la regista Sally Potter ha portato sul grande schermo un adattamento del celebre romanzo, scegliendo proprio Swinton come protagonista.
Il profondo legame con questo testo ha dunque guidato l’attrice nel nuovo progetto. Il percorso espositivo include usa sessantina di opere di Zackary Drucker, Lynn Hershman Leeson, Paul Mpagi Sepuya, Jamal Nxedlana, Elle Pérez, Walter Pfeiffer, Sally Potter, Viviane Sassen, Collier Schorr, Mickalene Thomas e Carmen WinantLe, esposte alla Aperture Gallery.
La mostra è anche legata al numero 235 di Aperture Magazine, che come anticipato da Swinton sarà “un omaggio all’indeterminazione e all’infinito, esemplificati dagli straordinari artisti qui raccolti“.