Sta facendo il giro del mondo l’annuncio delle cinque scoperte archeologiche candidate all’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, premio intitolato all’archeologo di Palmira che ha pagato con la vita la strenua difesa del patrimonio culturale.
Nasce dalla stretta collaborazione con le testate internazionali Antike Welt (Germania), Archéologia (Francia), as. Archäologie der Schweiz (Svizzera), Current Archaeology (Regno Unito) e Dossiers d’Archéologie (Francia) l’assegnazione dell’unico premio conferito in ambito archeologico nel mondo, l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”.
Giunta alla quinta edizione, l’iniziativa è rivolta agli studiosi e ai professionisti che svolgono il loro lavoro con sacrificio e dedizione, nel solco di una attenta salvaguardia del patrimonio culturale. In attesa della proclamazione del vincitore di quest’anno, in programma il 15 novembre, sulla base delle scelte effettuate dalle riviste coinvolte sono state annunciate la cinque scoperte archeologiche in lizza per il premio.
Il più antico relitto intatto del mondo ritrovato nel Mar Nero; un antico laboratorio di mummificazione a Saqqara, a sud del Cairo; il pane più antico del mondo nel Deserto Nero della Giordania; l’iscrizione e le dimore di pregio scoperte a Pompei; la più antica mano in metallo trovata in Europa, in Svizzera, sono le cinque scoperte finaliste.
Tra loro si nasconde il vincitore del premio, consegnato in occasione della XXII BMTA, a Paestum, dal 14 al 17 novembre.
[Immagine in apertura: Italia, dimore di pregio scoperte a Pompei]