Per secoli, nelle notti più limpide l'uomo ha alzato gli occhi al cielo e immaginato di arrivare fino alla Luna. Quando è successo, esattamente 50 anni fa, la storia dell'umanità ha preso un nuovo corso. Come ci sentiamo, ora, a vedere invece il nostro pianeta dallo spazio? La rivoluzione culturale causata dall'allunaggio è al centro di una mostra al Museum der Moderne Salzburg.
Anche l’Austria si aggiunge ai tanti Paesi che quest’estate celebrano un evento che ha profondamente inciso sulla cultura contemporanea mondiale: parliamo dello sbarco dei primi uomini sulla Luna, avvenuto esattamente 50 anni fa.
Fly Me to the Moon. The Lunar Landing, 50 Years Later, che inaugurerà il 19 luglio presso il Museum der Moderne Salzburg, a Salisburgo appunto, celebra il cinquantenario attraverso la sensibilità degli artisti, tanto quelli attivi nel 1969 quanto coloro che negli anni a venire si sono ispirati al viaggio spaziale più famoso della storia.
“La Luna ha esercitato un’enorme fascinazione sugli uomini per millenni; in questa mostra, utilizziamo l’anniversario dell’allunaggio come un’opportunità per indagare come la Luna e il viaggio verso il satellite terrestre siano un tema che ha occupato gli artisti per secoli. Guardare la Terra dallo spazio ha generato una coscienza della nostra fragilità che non aveva precedenti; lo stesso nostro pianeta diventa un simbolo della vita e della sua vulnerabilità, con un largo numero di attestazioni nelle arti visive“, ha osservato Thorsten Sadowsky, direttore del museo austriaco.
[Immagine in apertura: Yinka Shonibare CBE, Spacewalk, 2002,
Stephen Friedman Gallery, London © Bildrecht, Vienna, 2019]