Al leggendario couturier, oggi novantasettenne, è dedicato una grande retrospettiva al Brooklyn Museum. Fino al 5 gennaio resteranno esposte oltre 170 oggetti, tra cui i suoi audaci look futuristici degli anni '60, '70 e '80 e progetti che testimoniano il suo interesse anche verso l'arredamento e l'industrial design.
In concomitanza con i 50 anni dall’allunaggio, il Brooklyn Museum di New York punta i riflettori su un fashion designer visionario e innovativo, fortemente proiettato verso le sfide del futuro: Pierre Cardin.
Si tratta della prima retrospettiva newyorkese in 40 anni e fino al 5 gennaio 2020 ripercorrerà la leggendaria carriera di uno dei più affermati stilisti del Novecento, tra i pionieri “dell’azione di democratizzazione dell’alta moda” a favore della sua accessibilità da parte di un pubblico sempre più vasto.
Classe 1922, per oltre 70 anni Pierre Cardin ha spinto i confini del settore oltre i territorio più battuti, introducendo un’estetica audace e dall’impronta futurista. Curata da Matthew Yokobosky, Pierre Cardin: Future Fashion raccoglie oltre 170 oggetti – tra cui abiti di haute couture e prêt-à-porter, accessori, fotografie, film e altri materiali provenienti principalmente dall’archivio della maison omonima – e copre un arco temporale esteso dagli anni Cinquanta ad oggi.
Seguendo un criterio di tipo cronologico, la retrospettiva illustra alcuni momenti cruciali nella carriera di Cardin, raccontandoli attraverso creazioni entrate nella storia della moda come il “target dress”, appartenente alla collezione degli anni Sessanta Cosmocorps; gli esiti delle sue ricerche sull’abbigliamento unisex; costumi per il cinema e il teatro, tra cui gli abiti indossati da Mia Farrow in A Dandy in Aspic, del 1968, e da Jeanne Moreau in La baie des anges.
“Maestro sarto e designer, nonché uomo d’affari intuitivo“, come ha sottolineato il curatore Matthew Yokobosky, Cardin incarna l'”uomo del Rinascimento del Ventesimo secolo, il cui lavoro ha rappresentato un avanzamento nella moda e nel design, dando continuamente alla società una visione nuova e mozzafiato di come potrebbe essere il futuro“: