Per ricordare Primo Levi e il dramma di Auschwitz, BASE Milano ospita una staffetta di lettura alla quale prenderanno parte, tra gli altri ospiti, anche gli autori del graphic novel "174517. Deportato: Primo Levi", di recente pubblicazione.
È fissato per mercoledì 31 luglio, negli spazi di BASE Milano, l’appuntamento con la staffetta di lettura del libro La tregua, opera di Primo Levi datata 1963. In occasione del centenario della nascita dello scrittore italiano, il libro che gli valse il Premio Campiello è stato scelto per la “maratona di lettura”, in programma l’ultimo giorno del mese dalle 19:30 alle 21:30.
“Così come il Paese fu liberato dal nazifascismo grazie anche a chi semplicemente facendo la staffetta portava notizie di liberazione, faremo memoria passandoci a staffetta il libro scritto da Levi per dire l’orrore, non dimenticarlo e farlo conoscere perché non ritorni“, hanno indicato gli organizzatori della serata sul sito ufficiale di BASE Milano.
Introdotto e moderato dal giornalista Carlo Baroni, l’incontro si svolgerà alla presenza di Cristina Tajani, Assessore alle Politiche del Lavoro e delle Attività Produttive del Comune di Milano, Elvira Zaccagnino, direttrice edizioni la meridiana, e della coppia di autori del graphic novel 174517. Deportato: Primo Levi.
Pubblicato quest’anno, proprio da edizioni la meridiana, il volume (di cui riportiamo un dettaglio della copertina, nell’immagine in apertura) è stato realizzato dagli illustratori e sceneggiatori Franco Portinari e Giovanna Carbone che hanno scelto di raccontare, puntando sulla combinazione tra disegni e testi, la drammatica esperienza della deportazione ad Auschwitz. La narrazione si ispira sia a La tregua, sia a Se questo è un uomo e deve il proprio titolo al numero che venne impresso sulla pelle di Levi, cambiandone per sempre il destino. La cifra in questione – 174 517 – associa il numero di vagone – 174 – sul quale viaggiò lo scrittore, originario di Torino, con la cifra che indica la sua discesa da quel convoglio: fu, infatti, il 517esimo uomo sceso dal treno il 26 febbraio 1944.