Com'è cambiata la rappresentazione del corpo nudo nell'arte dai primi del Novecento ai giorni nostri? Alla Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto, una mostra esamina il tema, tra pittura, scultura, videoinstallazioni, grafica e fotografia.
C’è tempo fino al 6 ottobre per visitare Vedo nudo. Arte tra seduzione e censura, la mostra, allestita alla Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto, che esplora il tema della rappresentazione del corpo umano senza veli tra fotografia, pittura, scultura, grafica, videoinstallazioni e grafica. Sondando questa pluralità di generi artistici, il progetto espositivo prende in esame un arco temporale esteso dai primi del Novecento ai giorni nostri e analizza com’è cambiata anche la percezione del nudo da parte degli artisti e dei fruitori.
Curata da Stefano Papetti e dall’Associazione culturale Verticale d’Arte ‒ nelle persone di Elisa Mori e Giorgia Berardinelli ‒, la mostra testimonia come, oltre al più immediato richiamo alla seduzione, la nudità sia stata nel tempo associata a una componente ironica oppure si sia rivelata “funzionale” ad azioni di sensibilizzazione, denuncia o interventi provocatori legati a questioni di attualità. Può ad esempio essere associato a quest’ultima categoria il discusso nudo realizzato dal fotografo Oliviero Toscani per una campagna contro l’anoressia: nello scatto, il corpo della modella rivela senza filtri i segni di questo disturbo alimentare.
Provenienti da collezioni pubbliche e private, le opere selezionate per questa mostra sono state eseguite da artisti affermati, come Osvaldo Licini, presente con il suo Nudo femminile, Amedeo Modigliani, del quale è esposto il disegno su carta Ritratto femminile, e Lucio Fontana, con le ancestrali sculture della serie dei “tagli”, solo per citarne alcune. Vedo nudo. Arte tra seduzione e censura costituisce l’atto conclusivo della trilogia espositiva promossa dal Comune di San Benedetto del Tronto e segue le precedenti mostre Uomo in mare. De Chirico, Licini, De Pisis, Warhol e i grandi maestri dell’Arte e Abbronzatissima. Glamour e arte all’ombra delle palme.
[Immagine in apertura: Andrea Salvatori, Testone, 2016]