La poliedrica attrice Milena Vukotic e il grande paroliere Mogol riceveranno i premi speciali alla carriera in occasione della kermesse cinematografica siciliana. In programma dal 13 al 20 luglio, con 49 titoli in cartellone.
Conto alla rovescia per l’XI edizione dell’Ortigia Film Festival, la kermesse cinematografica della città di Siracusa nata da un’idea di Lisa Romano, che ne cura la direzione artistica insieme a Paola Poli. Al via il 13 luglio, la manifestazione proporrà quest’anno un totale di 49 titoli in proiezione, alcuni dei quali “in corsa” nelle categorie Concorso Lungometraggi Opere prime e seconde italiane, Concorso Documentari, Concorso Internazionale Cortometraggi.
Oltre alla conferma delle due sezioni non competitive, lanciate nel 2018, Cinema Women, con un focus sulle giovani registe internazionali, e Cinema e Danza, il festival sarà contrassegnato dalla significativa presenza di artiste. Alla madrina 2019, l’attrice Anna Ferzetti, si affiancheranno, in veste di giurate, Fulvia Caprara, Paola Minaccioni, Valeria Solarino e Costanza Quatriglio. All’attrice Milena Vukotic sarà inoltre conferito il Premio Speciale Sangemini alla Carriera, mentre alla cantante Noemi il festival assegnerà il Premio Speciale Sangemini OFF11, per il brano Domani è un altro giorno dell’omonimo film di Simone Spada. Tra i premiati anche Mogol, omaggiato con il Premio speciale Sangemini alla Carriera per il suo indiscusso talento musicale.
Scorrendo i titoli che saranno proiettati quest’anno, emergono le 15 anteprime nazionali e le 12 anteprime regionali. L’apertura sarà affidata a L’uomo che comprò la Luna di Paolo Zucca (nell’immagine in apertura un dettaglio della locandina), interpretato da Jacopo Cullin, Stefano Fresi, Francesco Pannofino, Benito Urgu e Lazar Ristovski. L’attrice catanese Miriam Leone prenderà parte al festival, in occasione dell’anteprima de L’amore a domicilio, la commedia romantica per la regia di Emiliano Corapi. Ad arricchire il parterre degli ospiti sull’isola di Ortigia anche Giorgio Tirabassi, per la prima volta in veste sia di regista che di interprete nella sua “opera prima” Il grande salto, e Phaim Bhuiyan, che ha diretto l’apprezzatissimo film d’esordio Bangla.