Al via il "Festival del Paesaggio" di Capri e Anacapri. Tema di quest'anno la casa, una parola dai mille significati, indagata nel ricco programma della manifestazione. Fra incontri, residenze d'artista ed eventi espositivi.
Di cosa parliamo quando parliamo di casa? Prova a riflettere sul significato di questa parola il Festival del Paesaggio di Capri e Anacapri, attraverso una serie di appuntamenti volti a investigare il senso dell’abitare. La rassegna, a cura di Arianna Rosica e Gianluca Riccio, sarà infatti dedicata alle relazioni tra paesaggio naturale e architettura. Un binomio quanto mai affascinante, riassunto già nel titolo di questa quarta edizione: Casa come me.
A partire dal 31 agosto, e fino al 27 ottobre, il festival vedrà coinvolte figure di spicco dell’arte e dell’architettura italiana, chiamate a esplorare il rapporto tra gli individui e il loro nido domestico, contenitore fisico di desideri, ambizioni, utopie. Punto di partenza di questa riflessione saranno proprio le abitazioni dell’isola, strutture prestigiose ‒ come quella di Curzio Malaparte, progettata da Adalberto Libera nel 1938 ‒ e che, nel corso dei decenni, hanno contribuito ad alimentare il mito di Capri nell’immaginario comune.
All’interno di un calendario che include incontri, proiezioni e residenze, spiccano soprattutto le due mostre, eventi di punta della manifestazione. La prima è allestita negli spazi di Villa Lysis a Capri, mentre l’altra inaugurerà il 14 settembre al Museo Casa Rossa di Anacapri. In entrambi i casi gli artisti invitati – Flavio Favelli, Adrian Paci, Stefano Arienti, tra gli altri ‒ offriranno una visione personale dello spazio domestico, mettendo in luce ossessioni, utopie e complessità dell’abitare contemporaneo.
[Immagine in apertura: Luigi Presicce, La Casa di Malaparte, 2017]