Una mostra immersiva, fatta di suoni, colori ed esperienze in realtà aumentata per esplorare le relazioni tra l'uomo e la natura. Accade in queste settimane all'Edison Theatre di Downtown Long Beach, in California.
Molte delle mostre di oggi non possono fare a meno di strizzare l’occhio ai social. Ma come fotografare, e dunque condividere sul web, un’esperienza che coinvolge tutti i sensi? The Art of Bloom è una mostra immersiva in cui arte e tecnologia si fondono per offrire all’osservatore un vero e proprio viaggio sensoriale. Aperto il 24 luglio e visitabile fino al 29 settembre, l’evento espositivo ha luogo negli spazi dell’Edison Theatre di Downtown Long Beach, in California.
Tema del progetto è il rapporto tra uomo e natura. A partire dal titolo ‒ letteralmente: L’arte della Fioritura ‒, la mostra mette in scena un universo di fiori, colori, petali ed elementi naturali. Il modo in cui l’esposizione di questi componenti avviene, però, ha del sorprendente. Progettato dall’agenzia creativa Intertrend e dal Daikoku Design Istitute di Tokyo, il percorso ricrea una dimensione ultra sensoriale, fatta di profumi, movimenti, luci, installazioni sonore e stimoli in realtà aumentata. L’obiettivo? Immergere lo spettatore in un universo parallelo: uno spazio meditativo in cui connettersi con la natura.
Oltre alla volontà di mettere i visitatori in contatto col mondo floreale, attraverso le diverse esperienze lungo l’itinerario di visita, il progetto include una serie di workshop, incontri e appuntamenti con esperti. L’intento è accrescere la conoscenza sul mondo vegetale. Prendendo parte ai vari incontri, il pubblico ha modo di conoscere i segreti della medicina botanica, può imparare a usare piante ed erbe in cucina o apprendere i segreti scientifici dietro il “linguaggio dei fiori”. Non solo: per esplorare la parte più spirituale della propria persona, sono stati organizzati incontri per la “lettura” dell’aura e previste lezioni di yoga, di terapia vibrazionale. Il tutto, circondati da uno scenario totalmente avvolgente.
Insomma, un progetto artistico di certo non convenzionale e che, alla base di tutto, pone l’osservatore di fronte a una necessità: riscoprire il contatto tra la propria anima e il mondo naturale, esplorando una convivenza, quella tra uomo e natura, che forse non approfondiamo mai abbastanza.
[Immagine in apertura: The Art of Bloom, Photo Brandon Shigeta]