Le opere di Leandro Erlich sono attualmente in mostra al Malba di Buenos Aires, all'interno di una retrospettiva dal carattere surreale. Le ventuno sculture esposte raccontano la carriera di uno degli autori contemporanei più acclamati, sempre in bilico tra arte e architettura.
Intere case sradicate e lasciate penzolare appese a una gru; ascensori che non portano da nessuna parte; scale mobili aggrovigliate come fossero fili di un gomitolo. L’arte di Leandro Erlich è nota per essere portatrice attiva di paradossi. Le sue sculture spiazzanti e surreali sono esposte a Buenos Aires, in occasione di una mostra che raccoglie tutte le opere più importanti dell’artista argentino.
Liminal è infatti la prima grande retrospettiva dedicata allo scultore nel continente americano. Ospitato dal Malba – Museo di Arte Latinoamericana di Buenos Aires, il progetto presenta oltre venti celebri installazioni realizzate da Erlich dal 1996 ad oggi. Selezionate dal curatore Dan Cameron, le opere illustrano alcuni tra dei “passaggi storici” che hanno portato l’artista a conquistare la ribalta internazionale. Su tutti Swimming Pool, probabilmente l’opera più conosciuta di Leandro Erlich: una piscina “al contrario”, realizzata nel 1999 ed esposta durante la Biennale di Venezia del 2001 (nell’immagine in apertura: Leandro Erlich all’interno dell’opera. Photo Guyot).
Ricreata all’interno del Malba, la piscina è accompagnata da altre sculture note, tra cui La Vista (1997), Hair Saloon (2017), The Classroom (2017), fino alla più recente Window and Ladder. Invisible Billboard, una grande installazione esterna – creata appositamente per la mostra argentina – che ricostruisce parzialmente la faccia di un’abitazione sospesa.
Dislocate su piani e sale diverse del museo, le opere di Leandro Erlich – sempre in bilico tra arte e architettura – invitano l’osservatore a una riflessione sul confine sottile tra reale e irreale, tra fittizio e veritiero. Spaesamento e illusione ottica dominano la scena, creando nello spettatore un senso di piacevole straniamento. Uno “shock” artistico, che sarà possibile sperimentare in prima persona al Malba fino al 27 ottobre, giorno di chiusura del progetto.