Raccontare van Gogh è una sfida difficile. Lo sanno bene Francesco Barilli e Sakka, gli autori di questa nuova biografia a fumetti da poco in libreria. Un racconto per immagini sui tormenti esistenziali del pittore olandese.
Non è la prima volta che BeccoGiallo decide di pubblicare un fumetto sulla vita di van Gogh. Dopo aver dato alle stampe Vincent van Love di Ernesto Anderle ‒ una rivisitazione “happy” della biografia dell’artista olandese ‒, la casa editrice porta in libreria un volume per certi versi opposto al primo. Si tratta di Vincent van Gogh. La tristezza durerà per sempre, (nell’immagine in apertura, un dettaglio della copertina), un libro scritto e disegnato da Francesco Barilli e Roberta “Sakka” Sacchi, basato sulle esperienze più oscure e tormentate legate al “pittore dei girasoli”.
Diviso in dieci capitoli, il fumetto racconta, attraverso il disegno, le vicende personali del pittore: dall’infanzia travagliata alla giovinezza, dalla “fase mistica” a contatto con i minatori in Belgio alla convivenza non facile con l’amico Gauguin. Affrontata a grandi salti, la vita di Vincent viene qui ripresentata ponendo tuttavia al centro della storia non tanto l’artista in sé, quanto la sua compagna di vita e interlocutrice privilegiata: la follia.
La solitudine e il carattere “saturnino”, immancabilmente legati al mito di van Gogh, sembrano infatti i principali riferimenti della narrazione, ricordati nel libro attraverso un dialogo ininterrotto dell’artista con sé stesso. Una ragnatela narrativa introversa e tormentata, che trova degno sfogo tanto nella sceneggiatura di Francesco Barilli quanto nei disegni spigolosi e cupi di Sakka, capaci di riflettere in poche linee il dramma psicologico ed esistenziale di uno degli artisti più affascinanti di sempre.