Nessun museo o spazio espositivo canonico coinvolto; nessuna lista infinita di artisti partecipanti: fino al 10 novembre prossimo, "Art Project Kobe 2019: Trans-" consentirà a residenti e visitatori della città giapponese di "entrare in contatto" con le opere degli artisti Gregor Schneider e Miwa Yanagi direttamente nello spazio pubblico.
Si chiama TRANS- e sarebbe riduttivo inserirlo nel novero dei festival di arte contemporanea ormai diffusi a (quasi) tutte le latitudini. Inaugurata nei giorni scorsi e diretta da Sumi Hayashi, la kermesse si svolge nella città giapponese di Kobe, cornice di un progetto diffuso che punta a inserire l’arte “all’improvviso dentro paesaggi ordinari“.
Con un programma che prevede l’esclusione dal circuito di musei o di strutture espositive canoniche e solo due artisti partecipanti, TRANS- intende puntare i riflettori tanto sulle opere quanto sulla comunità residente, in un’ottica di rivalutazione di una specifica porzione della città. Residenti e visitatori, infatti, incontreranno le opere degli autori selezionati in vari luoghi di Kobe, tra cui lo Hyogo Port e alcune aree che negli ultimi venti anni hanno conosciuto una fase di declino.
Vincitore del Leone d’oro alla Biennale di Venezia del 2001, dove ha rappresentato la Germania, Gregor Schneider è uno dei due artisti selezionati. Per l’occasione presenterà dodici opere, di cui dieci nuove. La collega giapponese Miwa Yanagi, originaria proprio di Kobe e residente a Kyoto, svelerà invece una nuova edizione della sua coinvolgente performance The Wings of the Sun.
[Immagine in apertura: The Wings of the Sun, 2016, Shingu. Photo OMOTE Nobutada]