È uscito il 6 settembre l’atteso album inedito di Miles Davis, dopo oltre trent’anni di oblio. Registrato nel 1985, “Rubberband” rimase incompiuto e dimenticato. Ora è stato completato dai produttori originali.
È uscito il 6 settembre l’atteso album inedito di Miles Davis, Rubberband. Una buona notizia per i tanti fan del celebre compositore e trombettista statunitense jazz, considerato uno dei più influenti, innovativi e originali musicisti del XX secolo, che torna, così, sotto le luci della ribalta a ventotto anni dalla morte.
Tutto grazie a un disco incompiuto, e rimasto in archivio per oltre tre decenni, di cui si erano perse le tracce, ora completato e reso disponibile su CD, LP e in digitale per la Rhino Records. Registrato nel 1985, Rubberband fu in seguito accantonato da Davis per seguire un altro progetto, Tutu, che impresse alle sonorità di Davis una netta svolta.
Ora quelle undici tracce, nelle mani dei produttori originali – Randy Hall e Zane Giles ‒ e del nipote di Davis, Vince Wilburn Jr., che aveva suonato la batteria nelle sessioni dell’85 e dell’86, hanno visto finalmente la luce, riportando l’attenzione su uno degli indiscussi simboli del jazz.