Prodotti dall'azienda Schumacher, i tessuti e le carte da parati disegnati da Frank Lloyd Wright ottennero un buon successo sul mercato. La mostra in corso al MET ricorda il curioso progetto del "padre" dell'architettura organica.
Sono trascorsi sessant’anni dalla scomparsa di Frank Lloyd Wright, architetto conosciuto su scala globale, annoverato tra i talenti più brillanti del XX secolo. Sebbene molti suoi interventi siano parte integrante dell’immaginario collettivo, è probabile che non tutti conoscano l’episodio della sua carriera sul quale il Metropolitan Museum of Art di New York ha scelto di fare luce, con un curioso progetto che è possibile visitare negli spazi dell’Antonio Ratti Textile Center – presso il Met Fifth Avenue – fino al 5 aprile 2020.
La mostra Frank Lloyd Wright Textiles: The Taliesin Line, 1955–60 riunisce i disegni per tessuti e carte da parati sviluppati dall’artefice dell’iconica Fallingwater nella seconda metà degli anni Cinquanta. Come è facile immaginare, in questi disegni ritroviamo in molti casi gli stessi elementi del vocabolario architettonico di Wright, spesso ispirati a specifici edifici. Allo stesso tempo, però, l’esposizione rivela la notevole abilità del progettista di operare su scale diverse e con materiali eterogenei.
Ma non solo. I tessuti e le carte da parati di Wright, che ebbero un buon successo sul mercato, erano all’epoca raccolti in un volume-campionario stampato in appena 100 copie, intitolato Schumacher’s Taliesin Line of Decorative Fabrics and Wallpapers Designed by Frank Lloyd Wright: in occasione della mostra, il sito del MET ha pensato così di rendere disponibili online tutte le pagine di quello storico volume.
[Immagine in apertura: Frank Lloyd Wright. Manufactured by F. Schumacher and Co. Design 102, Printed Linen, 1955. Linen. The Metropolitan Museum of Art, New York, Purchase, Jacqueline Loewe Fowler Gift, 2018. © 2019 Artists Rights Society (ARS), New York]