Le origini della cultura dei graffiti e dell'hip hop rivivono negli scatti di Henry Chalfant. Succede al Bronx Museum of the Arts, con un progetto che omaggia la New York degli anni Settanta e Ottanta.
La street art è effimera per definizione. Concepita per non sopravvivere al tempo, essa partecipa alle dinamiche evolutive del contesto urbano in cui nasce, spuntando e svanendo dai palazzi secondo i ritmi della storia. Anche in ragione di questo, documentare visivamente le opere che nascono sui muri delle nostre città sembra un atto dovuto. Lo sa bene Henry Chalfant, il fotografo che con i suoi scatti ha narrato più di tutti la scena urbana e giovanile di New York, dando vita, in quasi mezzo secolo di attività, a un archivio unico sui graffiti sparsi per i vari quartieri della Grande Mela.
Le sue testimonianze visive arrivano oggi al Bronx Museum of the Arts di New York, con un’inedita retrospettiva aperta fino all’8 marzo 2020: Henry Chalfant: Art Vs. Transit 1977-1987 si presenta come una grande mostra dedicata a questo pioniere della fotografia di strada. Un’attività di documentazione forsennata e quasi ossessiva, la sua, iniziata negli anni Settanta al fine di raccogliere le tracce del nascente movimento dei graffiti e della cultura hip hop.
In mostra vanno così gli scatti delle opere realizzate da vere e proprie leggende della cultura di strada newyorchese, come Blade, Crash, Skeme e T-Kid. I loro graffiti, disseminati sui vagoni dei treni e nelle fermate della metro, vengono qui riproposti a grandezza naturale, grazie a un allestimento di stampe monumentali. Obiettivo: trasportare l’osservatore all’interno di un mondo street autentico, di certo ancora lontano dall’esplosione globale del fenomeno verificatasi nei decenni a seguire.
Accompagnano le fotografie di grande formato anche duecento scatti di piccole dimensioni. In questa occasione a essere osservata da Chalfant è la sfera umana, con una serie di ritratti di artisti, dj e graffitari del tempo, colti durante le varie fasi creative. A caratterizzare il percorso espositivo, infine, una serie di installazioni sonore ispirate ai rumori della metropolitana e di video d’archivio. Su tutti spicca All City, il documentario girato da Henry Chalfant nel 1983, testamento della nascente scena hip hop a stelle e strisce.
[Immagine in apertura: Henry Chalfant, John Ahearn, Rigoberto Torres and friend at Fashion Moda, 3rd Avenue, the Bronx, 1980, © 2018 Henry Chalfant / Artists Rights Society (ARS), New York. Courtesy Eric Firestone Gallery, New York]