Soggetti immersi in un mondo fatato, attrici del nostro tempo ornate di abiti sfarzosi e gioielli reali. Le fotografie di Tim Walker sono questo e molto altro. La mostra allestita al Victoria and Albert Museum di Londra lo celebra, tra stampe, bozzetti e scatti inediti.
Conosciuto in tutto il mondo per il suo stile stravagante e onirico, Tim Walker, firma di numerose campagne pubblicitarie di moda, è oggi celebrato dal Victoria and Albert Museum di Londra con una mega retrospettiva, sunto di venticinque anni di carriera.
In scena fino all’8 marzo, Tim Walker: Wonderful Things è la più grande esposizione mai dedicata all’autore e raccoglie oltre trecento pezzi fra scenografie teatrali, bozzetti, film e soprattutto fotografie ‒ molte delle quali inedite e appositamente realizzate in risposta alla collezione del museo inglese. Un percorso immersivo tra il fantastico e il surreale, messo a punto da Susanna Brown e Shona Heath, rispettivamente curatrice e designer dello spazio espositivo.
A inaugurare la mostra, la prima sezione dedicata agli scatti d’inizio carriera, con circa cento stampe risalenti agli anni Novanta, in collaborazione con alcuni dei brand più in voga del fashion. In ognuna di esse, i soggetti sono raffigurati all’interno di un mondo surreale e sfarzosamente barocco, collocati in set fantastici che raccontano favole, sogni e ricordi allucinati.
A seguire e chiudere il percorso, la sezione principale della mostra, relativa a dieci nuovi progetti ispirati direttamente ad alcuni oggetti della collezione permanente del museo ‒ tra manoscritti, gioielli e abiti d’epoca. Scelti e fotografati da Tim Walker a partire dal 2016, i manufatti sono qui riproposti in chiave nuova, rivisitati attraverso lo sguardo e la fantasia dell’artista, spostati in ambientazioni inedite che ne traducono il senso e ne esaltano la bellezza. A ospitare gli scatti, un labirinto di “stanze segrete”, ognuna delle quali accoglie tanto i lavori dell’artista quanto le opere ispiratrici, mettendo in scena un dialogo delicatissimo e raffinato.
[Immagine in apertura: Tim Walker, Why not be oneself? Tilda Swinton, Renishaw Hall, Derbyshire, 2018 © Tim Walker Studio]