Dopo tre anni di chiusura, dovuta a un vasto progetto di ristrutturazione e ammodernamento, riapre in Francia il museo dedicato a Ingres. E con non poche novità...
C’è una città, nel sud della Francia, forse poco conosciuta. Il suo nome è Montauban: un gioiellino d’architettura a stampo medievale, che probabilmente ai più dirà poco o nulla. Perché ne parliamo? Perché qui nacque, nel 1780, Jean-Auguste-Dominique Ingres, tra i massimi esponenti della pittura neoclassica francese.
Gli edifici e i vicoli della città dedicati all’artista sono ovviamente tanti; ma c’è un luogo su tutti che merita particolare attenzione: è il Museo Ingres (nell’immagine in apertura, un dettaglio), vera e propria perla della cultura locale. Situato nella sede di un antico palazzo episcopale, il museo è l’unico interamente dedicato al pittore francese autore de La grande odalisca, di Giove e Teti, e di altri capolavori ottocenteschi. Un patrimonio eccezionale, dunque, che conta su una collezione di ben 4.500 disegni e 44 dipinti originali, accompagni da oggetti e documenti d’archivio appartenuti all’artista, che a Montauban trascorse parte della sua giovinezza.
Chiuso a partire da gennaio 2017, per via di un consistente piano di ristrutturazione e ammodernamento, il Museo Ingres riaprirà nuovamente il prossimo 14 dicembre dopo quasi tre anni di lavori. Ampliato negli spazi con nuove aree espositive, e aggiornato grazie a un consistente progetto di digitalizzazione, il museo si presenterà al pubblico con una nuova veste, ma anche con un nome differente, cambiato per l’occasione in Museo Ingres Bourdelle.
A partire dalla prossima riapertura, il “nuovo” edificio ospiterà infatti non solo le opere di Ingres – con una collezione di lavori seconda solo al Louvre –, ma anche quelle di Antoine Bourdelle, allievo del primo, scultore, e altro artista di riferimento del panorama locale. Insomma, un evento che merita di essere ricordato, magari in vista delle prossime vacanze invernali.