Circa sessanta le opere esposte in occasione della mostra "Peggy Guggenheim. L’ultima Dogaressa", che ricostruisce il legame d'elezione tra la collezionista e la città lagunare. Riflettori puntanti sulle rassegne da lei proposte dal 1948 al 1979, considerate "pietre miliari" nella storia dell’arte del XX secolo.
Sono trascorsi quarant’anni dalla scomparsa di Peggy Guggenheim e il museo da lei fondato, e a lei intitolato, ne ricorda la passione per l’arte, le intuizioni, le mostre e la predilezione verso Venezia con un progetto espositivo tanto annunciato quanto fortemente atteso.
Fino al 27 gennaio 2020, Peggy Guggenheim. L’ultima Dogaressa ripercorre tre decenni decisivi per la storia dell’arte del Novecento, facendo leva su una sessantina di opere ‒dipinti, sculture e lavori su carta ‒ selezionate tra quelle acquisite fra gli anni Quaranta e l’ultimo anno di vita della collezionista, il 1979 appunto. La mostra coincide anche con un altro importante anniversario: i 70 anni dal trasferimento a Palazzo Venier dei Leoni di Peggy Guggenheim.
La narrazione prende avvio con la chiusura della galleria Art of This Century e l’abbandono di New York a favore della città lagunare, dove l’influente mecenate, nel 1948, era stata viene invitata a esporre la sua collezione alla XXIV Biennale di Venezia. Negli spazi del padiglione della Grecia, i lavori presentati allora comprendevano opere mai viste prime in Europa di Jackson Pollock e di una nuova generazione di artisti americani composta, tra gli altri, da Arshile Gorky, Robert Motherwell, Mark Rothko e Clyfford Still.
Affiancata da un nuovo volume interamente focalizzato sul percorso umano e professionale della collezionista, Peggy Guggenheim. L’ultima Dogaressa costituisce non solo l’occasione per ripercorrere le eccezionali mostre da lei curate, ma anche per ammirare per la prima volta una serie di album composti da giornali, fotografie, lettere da lei raccolti. Si tratta di un patrimonio preziosissimo, in grado di illustrare, attraverso testimonianze inedite e private, nuovi aspetti del profilo della celebre mecenate.
[Immagine in apertura: Peggy Guggenheim nel giardino di a Palazzo Venier dei Leoni, Venezia, anni Settanta. Accanto a lei Germaine Richier Tauromachia (Tauromachie), 1953. Photo Ray Wilson]