Il secondo Novecento tra arte e storia, a Pistoia

18 Settembre 2019


Con l’apertura del “secondo capitolo” della mostra Italia Moderna 1945-1975. Dalla Ricostruzione alla Contestazione, la città di Pistoia continua a offrire un’occasione di analisi della storia recente del Paese, sempre puntando sulla capacità di osservazione e di interpretazione della realtà da parte degli artisti. Visitabile fino al 6 gennaio 2020 e sottotitolata Il benessere e la crisi, la seconda parte del progetto espositivo che ha debuttato nella città toscana nei mesi scorsi, prosegue la narrazione storico-artistica, dopo il racconto dei 15 anni intercorsi dal 1945 al 1960.

Nella mostra da poco inaugurata a Palazzo Buontalenti, l’attenzione del curatore Marco Meneguzzo si sposta dalle devastazioni della Seconda Guerra Mondiale, cui seguì la fase di ricostruzione e la rinascita dell’Italia, ai profondi sconvolgimenti sociali che caratterizzarono gli anni Sessanta e Settanta. Le oltre centocinquanta opere provenienti dalle collezioni di Intesa Sanpaolo consentono di cogliere lo spirito di rottura dello status quo di quei decenni, contraddistinti anche da importanti novità in merito al ruolo dell’artista nella società e alla funzione dell’arte.

Nella fase del cosiddetto boom “della speranza, del benessere, della speranza di un benessere ancora maggiore, di una crescita che sembra inarrestabile e dove ogni idea sembra realizzabile“, come ha specificato lo stesso Meneguzzo, operano artisti come Enrico Castellani, Mauro Staccioli, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Pino Pascali, Jannis Kounellis, Alighiero Boetti, Giuseppe Penone, Mario Merz, Michelangelo Pistoletto e Giulio Paolini. I loro lavori sono compresi nel percorso di visita, che estende l’orizzonte fino all’inizio degli anni Ottanta.

Emerge così un panorama in cui la produzione artistica, posta profondamente in relazione con il contesto storico, politico e sociale, rivela tutta la sua complessità e una serie di novità, esito delle sperimentazioni introdotte in diverse discipline.

[Immagine in apertura: Vista dell’allestimento della mostra Italia Moderna Parte Seconda, in occasione dell’opening. Photo Rachele Savioli]