A Pordenone musica e immagini si incontrano, grazie alle “Giornate del Cinema Muto”, il festival che unisce le pellicole d'inizio Novecento con la musica dal vivo.
Continuano, dopo l’apertura del 5 ottobre, le Giornate del Cinema Muto di Pordenone, la kermesse diretta da Jay Weissberg in corso al Teatro Comunale Giuseppe Verdi. Giunto alla sua 38esima edizione, e riconosciuto come uno dei principali eventi europei dedicati alla conservazione e alla diffusione dei primi trent’anni di cinema, il festival proseguirà fino al 12 del mese, raccogliendo un calendario di eventi unico nel suo genere.
Dopo la proiezione inaugurale de Il Monello di Charlie Chaplin, accompagnato dalle musiche dell’Orchestra San Marco, fari puntati, il 9 ottobre, verso Un frammento d’impero, il capolavoro del 1929 del regista sovietico Fridrikh Ermler, con la performance dal vivo dell’ensamble diretto dal tedesco Günter A. Buchwald.
Tanti e tutti internazionali i musicisti invitati al festival, chiamati a esibirsi in performance capaci di ricondurre gli spettatori alle origini del cinema e, allo stesso tempo, di dare nuova vita alle pellicole di un secolo fa. Tra questi anche Ben Palmer, direttore della Covent Garden Sinfonia di Londra, che il 12 ottobre sarà impegnato a dirigere l’orchestra in accompagnamento al capolavoro di Alfred Hitchcock Il pensionante: un omaggio al re del brivido, che arriva nell’anniversario dei 120 anni dalla sua nascita.
[Immagine in apertura: Ivor Novello, June [Tripp], The lodger, a story of the London fog (GB 1927) di Alfred Hitchcock. Images courtesy of Park Circus/ITV Studios]