Il grande progetto targato Getty per salvaguardare il passato

2 Ottobre 2019


In un’epoca di rinascita del populismo, violenza settaria e cambiamenti climatici, il futuro del nostro comune patrimonio è a rischio“. Dall’allarme lanciato da James Cuno, presidente e CEO del J. Paul Getty Trust, emerge tutta l’urgenza di adottare misure per la salvaguardia delle testimonianze ereditate delle civiltà del passato. Tale consapevolezza è alla base della scelta della prestigiosa istituzione statunitense di varare il piano denominato Ancient Worlds Now: A Future for the Past.

L’ambizioso progetto prevede lo stanziamento di 100 milioni di dollari, da destinare nel prossimo decennio ad azioni di conservazione e tutela, ma anche a programmi di studio, ricerca e formazione aventi come oggetto in particolare i siti antichi. La portata dell’iniziativa è globale e, sebbene alcune attività siano già state avviate, il lancio ufficiale è previsto per l’estate 2020.

Tra gli obiettivi di Ancient Worlds Now: A Future for the Past rientrano la creazione di efficaci strategie di conservazione e lo sviluppo di programmi educativi mirati, in grado di aumentare la consapevolezza del pubblico sull’importanza della protezione dei siti antichi, nell’ottica di far luce sulle conseguenze di fenomeni come il turismo di massa, i cambiamenti climatici e i conflitti. Nel vasto programma è inclusa la collaborazione con il Dipartimento delle Antichità di Cipro, finalizzata alla stesura del piano generale di conservazione del sito archeologico di Paphos. Un luogo unico che, come noto, possiede una delle più preziose pavimentazioni musive dell’intero bacino del Mediterraneo, oltre a significativi resti del periodo ellenistico, romano, paleocristiano e bizantino.

[Immagine in apertura: The Three Oras mosaic at the Paphos Archeological Park, Paphos, Cyprus. Continued work at Paphos will be undertaken as part of Ancient Worlds Now. Photo courtesy The Getty]