L’arte è un affare di famiglia. La dinastia dei Brueghel a Madrid

Ci sono famiglie che hanno segnato la storia dell’arte, influenzandone la direzione grazie alla loro secolare presenza, generazione dopo generazione. Tra queste, un posto di primo ordine spetta sicuramente alla dinastia dei Brueghel. Capitanata da Pieter il Vecchio, la celebre famiglia olandese è oggi al centro di una corposa esposizione, aperta fino al prossimo 12 aprile al Palacio de Gaviria di Madrid.

L’ambizioso progetto espositivo Brueghel. Maravillas del arte flamenco riunisce nelle sale del museo madrileno quasi cento capolavori realizzati dai protagonisti della dinastia fiamminga. Curata da Sergio Gaddi, e ospitata dall’istituzione spagnola dopo le tappe di Roma, Parigi, Tel Aviv e il tour in diverse città del Giappone, la mostra è suddivisa in otto capitoli. Ognuno è dedicato a specifiche tematiche affrontate dagli artisti di “casa Brueghel” tra il XVI e il XVII secolo.

Ad avviare il percorso espositivo è la sezione dedicata a Pieter Brueghel il Vecchio, capostipite della famiglia. Le sue rappresentazioni paesaggistiche e le sue scene di vita rurale accolgono il visitatore, seguite dalle opere dei figli Jan Brueghel il Vecchio e Pieter Brueghel il Giovane. Le ultime sale del percorso sono invece dedicate al contesto socio-culturale del 1600, con Anversa al centro degli scambi commerciali europei e la conseguente ricchezza dei suoi territori, riflessa nelle nature morte e nelle composizioni floreali di Abraham Brueghel, nipote del grande Pieter, e degli altri membri della famiglia.

Promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale e organizzata da Arthemisia España in collaborazione con Poema S.p.A., la mostra disegna un affascinante spaccato dell’età d’oro della pittura fiamminga. Un viaggio tra splendore e vanità, ben raccontato dalle cinque generazioni di una stirpe senza tempo.

[Immagine in apertura: Vista dell’allestimento della mostra Brueghel. Maravillas del arte flamenco. Photo © Jesús Varillas. Courtesy Arthemisia]