Il Museo del Vetro di Murano ospita Livio Seguso, protagonista dell'arte vetraria nazionale. Una mostra lo racconta, abbracciando cinquant'anni di carriera, fino al 12 aprile 2010.
La passione per l’arte, unita alla ricerca della bellezza e della perfezione. Si potrebbe esprimere così la ricerca di Livio Seguso, artista tra i più apprezzati nella lavorazione del vetro. Le sue opere sono in mostra in queste settimane a Murano, all’interno di un progetto che ne consacra la lunga attività, attraverso una raccolta di pregevoli manufatti.
Aperta fino al prossimo 12 aprile, In principio era la goccia – questo il titolo della rassegna, allestita negli spazi del Museo del Vetro – punta l’attenzione sugli esiti raggiunti da Seguso in quasi mezzo secolo di produzione. Disposte nell’ambiente secondo una scansione cronologica, le opere ripercorrono a grandi linee le tappe principali della carriera dell’artista, rintracciando evoluzioni e risultati del suo percorso sperimentale.
La mostra prende inizio soffermandosi sugli anni Settanta, con le prime indagini sulla materia. Il vetro, elemento prediletto di Seguso, viene qui indagato in tutte le sue proprietà, per poi mutare nel decennio successivo grazie all’accostamento ad altri materiali: su tutti l’acciaio, il legno e il marmo. Una evoluzione raffinata ed elegantissima, che parte dalla tradizione e tende al futuro, nel segno delle relazioni tra spazio, materia e luce.
[Immagine in apertura: Livio Seguso, VEGETAZIONE (progetto 1:10), 1995. Cristallo trasparente e soffiato, 214 x 36 x 51 cm]