Il Louvre si prepara alla grande mostra su Leonardo

22 Ottobre 2019

Léonard de Vinci, Tête de jeune femme dite La Scapiliata (« l’Échevelée »), vers 1501-1510. Blanc de plomb avec pigment de fer et cinabre, sur une préparation de blanc de plomb (avec plomb et minium ?) contenant des pigments à base de cuivre (vert-de-gris ou malachite), jaune de plomb et étain, plus tard verni avec de l’ambre jaune viré au vert, sur panneau de noyer. H. 24,7 ; L. 21 cm. Parme, Galleria Nazionale, INV. 362, acquisition 1839 © Licensed by the Ministero per i beni e le attività culturali - Complesso Monumentale della Pilotta- Galleria Nazionale di Parma.

Concluso positivamente il tira e molla con l’Italia per il prestito dell’Uomo Vitruviano, il conto alla rovescia può finalmente cominciare: il 24 ottobre avrà infatti inizio la mostra più imponente mai realizzata sul pittore toscano, a cinquecento anni dalla sua scomparsa. A ospitarla il Louvre, “casa” adottiva del genio italiano con la più grande collezione di dipinti dell’artista.

L’evento, che si preannuncia grandioso per valore storico e sforzo logistico, raccoglierà nel complesso centosessanta lavori tra disegni, tele, manoscritti e sculture. A scandire il percorso espositivo, ben sette sezioni ‒ curate da Vincent Delieuvin e Louis Frank ‒, ognuna delle quali mirata agli episodi salienti della biografia dell’artista: dall’apprendistato di Leonardo nella bottega fiorentina del Verrocchio al soggiorno a Milano; dal rientro a Firenze alla corte del Borgia fino alla partenza per la Francia, dove il sommo pittore morì nel 1519.

A rendere l’itinerario espositivo più che mai inedito saranno opere già custodite nelle sale del museo parigino – tra le altre, la Vergine delle Rocce e il San Giovanni Battista –, ma anche prestiti provenienti dalle collezioni più esclusive del mondo: da San Girolamo, arrivato dai Musei Vaticani, al Ritratto di Musico, della Pinacoteca Ambrosiana di Milano. E poi ancora Ritratto di Dama, La Scapigliata, e Sant’Anna, la Vergine e il Bambino con l’agnellino – per un totale di undici sui venti dipinti attribuiti al maestro fiorentino.

Un capitolo a parte della mostra sarà inoltre dedicato alla Gioconda, che per ragioni logistiche non potrà lasciare la sua sala abituale ma che, in compenso, sarà omaggiata con uno speciale progetto in realtà virtuale. Si tratta di Mona Lisa: Beyond the Glass, un’esperienza immersiva che, grazie alla tecnologia dei dispositivi HTC VICE, permetterà ai visitatori di studiare come mai prima d’ora il dipinto più celebre di Leonardo.

Nonostante manchi all’appello delle opere in mostra il Salvator Mundi ‒ l’opera acquistata per 450 milioni di dollari da un ignoto emiro e misteriosamente scomparsa lo scorso aprile ‒, l’evento (in calendario fino al 24 febbraio 2020) sembra già aver suscitato un incredibile riscontro di pubblico, con oltre 180mila biglietti venduti online nelle scorse settimane e un tutto esaurito già registrato per i primi giorni di apertura. Un appuntamento, insomma, che si preannuncia memorabile, e che concluderà nel migliore dei modi questo anno di iniziative e celebrazioni in omaggio al grande artista italiano.

[Immagine in apertura: Leonardo da Vinci, Tête de jeune femme dite La Scapigliata, vers 1501-1510. Parma, Galleria Nazionale, INV. 362, acquisition 1839 © Licensed by the Ministero per i beni e le attività culturali ‒ Complesso Monumentale della Pilotta-Galleria Nazionale di Parma]