La più importante mostra mai dedicata in Germania a Giambattista Tiepolo si può visitare, fino al 2 febbraio 2020, alla Staatsgalerie di Stoccarda.
In cosa si distinse la parabola artistica di Giambattista Tiepolo rispetto a quella degli artisti a lui coevi? Perché la sua opera conquistò a tal punto i suoi contemporanei, spingendoli a definirlo “il miglior pittore di Venezia“? La più grande mostra mai organizzata in Germania su Tiepolo, in corso a Stoccarda, introduce chiavi di lettura per rispondere a simili interrogativi, offrendo una straordinaria ricognizione cronologica sulla carriera del pittore.
Visitabile fino al 2 febbraio prossimo, nelle sale della Staatsgalerie Stuttgart, Tiepolo. Der beste Maler Venedigs ‒ in italiano, Tiepolo. Il miglior pittore di Venezia – riunisce prestiti internazionali di altissimo livello, provenienti da sedi non solo europee. A 250 anni dalla scomparsa dell’artista, la mostra include circa 250 opere, tra cui 25 dipinti e oltre 50 fra disegni e incisioni. Un poderoso corpus di lavori, utile a ricostruire l’intero percorso creativo dell’autore, che si sofferma su un aspetto imprescindibile: l’unicità e varietà della sua produzione, testimoniata da dipinti a tema mitologico o storico, da intense rappresentazioni religiose e, perfino, da caricature.
Le opere esposte sono stati concesse, tra le altre istituzioni, dall’Accademia di Venezia, dal Louvre di Parigi, dal Museo delle Belle Arti di Montreal e dal Metropolitan Museum di New York. Artefice di un profondo rinnovamento sia narrativo, sia compositivo, come dimostrato dalle sorprendenti strutture delle sue opere, Tiepolo ha “sfidato” le convenzioni della sua epoca, arrivando a conquistare ampia notorietà anche oltre i confini della natia Venezia.
Proprio alla sua affermazione su scala europea la mostra dedica l’ultima sezione, focalizzata sugli anni trascorsi in Spagna. Su invito della corte spagnola, il pittore fu infatti convocato a Madrid, con l’incarico di eseguire imponenti dipinti destinati al Palacio Real. Il percorso espositivo, infine, non rinuncia a introdurre una “forma di dialogo” fra Tiepolo e i linguaggi dei giorni nostri: lo dimostra la presenza di quattro interventi dell’artista contemporaneo Christoph Brech, classe 1964, concepiti come una sorta di “contraltare multimediale” ai capolavori del maestro veneziano.
[Immagine in apertura: Giovanni Battista Tiepolo, Rinaldo und Armida im Zaubergarten, um 1752. Öl auf Leinward, 105×140 cm. Residenz Würzburg © Bayerische Schlösserverwaltung]