Il World Press Photo è il più importante concorso mondiale dedicato al fotogiornalismo. Gli scatti finalisti dell'edizione 2019 stanno per andare in mostra al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Il presente si racconta attraverso la fotografia. Succede alla World Press Photo Exhibition, la mostra di fotogiornalismo che per il quarto anno consecutivo si prepara a occupare le prestigiose sale del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, grazie alla collaborazione tra la sede partenopea e CIME – Culture e Identità Mediterranee.
In programma dal 14 ottobre all’11 novembre, la rassegna punta i fari sui lavori finalisti dell’ultima edizione del World Press Photo, portando sulla scena 144 immagini selezionate da un’apposita giuria ‒ presieduta quest’anno da Whitney C. Johnson, vice presidente della sezione fotografica del National Geographic. Tra gli autori in mostra, alcuni tra i fotoreporter più apprezzati, provenienti dalle testate editoriali più note su scala mondiale.
Ognuno degli scatti esposti rappresenta una finestra sugli avvenimenti di cronaca e attualità che hanno caratterizzato lo scorso anno. Una spaccato della nostra contemporaneità, suddiviso nelle varie categorie tematiche del concorso: Contemporary Issues, Environment, General News, Long-Term Projects, Nature, Portraits, Sports, Spot News. Tra le immagini presentate al pubblico napoletano, anche Crying Girl on the Border di John Moore, lo scatto vincitore del World Press Photo of The Year 2019, simbolo del dramma umano che continua a consumarsi al confine tra Stati Uniti e Messico.
[Immagine in apertura: Crying Girl on the Border © John Moore, Getty Images]