Il “luccicante” Settecento di Luigi Valadier in mostra a Roma

4 Novembre 2019


Bronzi, gioielli, oggetti d’arredo. L’attività di Luigi Valadier toccò tecniche e stili differenti, non di rado anticipando canoni estetici che presto si sarebbero diffusi nell’Europa del suo tempo. Straordinario talento al servizio della famiglia Borghese, la produzione di Valadier si presenta oggi in tutta la sua grandezza, proprio nelle sale della Villa che più seppe accoglierne l’estro in vita.

La Galleria Borghese di Roma ospita infatti ‒ fino al prossimo 2 febbraio – Valadier. Splendore nella Roma del Settecento, la monografica che riunisce, per la prima volta in maniera così densa e ragionata, le opere del più celebre orafo, argentiere e bronzista italiano del periodo illuminista.

GIOIELLI, STATUE E OGGETTI

Selezionate da Anna Coliva, curatrice del progetto, le novanta opere dimostrano l’intera gamma di tipologie e tecniche messe in pratica dall’artista durante la sua attività – per venticinque anni a servizio della nobile famiglia romana.

Dalle monumentali lampade d’argento realizzate nel 1760 per il santuario di Santiago de Compostela (per la prima volta in Italia), alle pregiate sculture in onore di Maria Carolina d’Austria, passando per i bronzi in omaggio ai sovrani d’Europa giunti in prestito dal Louvre. Una scansione di opere d’eccezionale fattura, completata inoltre da una sezione virtuale, per conoscere, in maniera ancora più approfondita, siti, chiese e palazzi significativi per la vita e la produzione dell’artista.

[Immagine in apertura: Valadier. Splendore nella Roma del Settecento, installation view. Photo Alberto Novelli © Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo – Galleria Borghese]