9 Novembre 2019
Con quasi duecento disegni originali, Osamu Tezuka – nome cult del fumetto manga – è protagonista al Museo Nazionale d'Arte della Catalogna di Barcellona. Una mostra per rivivere alcuni tra i più grandi successi della letteratura a baloon.
Ad alcuni il nome di Osamu Tezuka dirà poco o niente. Ad altri, invece, farà illuminare gli occhi. Considerato il “padre del manga”, autore estremamente prolifico e matita di grandi successi come Astroboy o Kimba il leone bianco, Tezuka è oggi al centro di una ghiottissima retrospettiva, visitabile fino al 6 gennaio 2020 negli spazi di MNAC ‒ Museo Nazionale d’Arte della Catalogna di Barcellona.
The God of Manga – questo il titolo scelto, non a caso, per la mostra – ripercorre l’intera carriera di Tezuka: un’impresa di certo coraggiosa, data l’estrema prolificità dell’autore in questione ‒ con un lascito di oltre 400 volumi e circa 700 storie disegnate a partire dal suo esordio.
Attraverso un allestimento di quasi duecento tavole originali, l’esposizione porta agli occhi del grande pubblico l’apporto di Tezuka al mondo del fumetto. Dai racconti per adulti (La storia dei tre Adolf o Black Jack) a quelli per il pubblico femminile (Principessa Zaffiro), passando per i classici intramontabili come Melmo e Astroboy (nell’immagine in apertura, © Tezuka productions). Una scansione di opere che racchiude, per quanto possibile, l’intensa attività di un autore che ha contribuito con le sue storie a innalzare il genere manga a strumento culturale, oltre che ad ampliarne gli orizzonti narrativi come mai prima di allora.