A mezzo secolo dalla sua scomparsa, Martin Luther King è al centro di una interessante esposizione in arrivo nella Capitale. Una mostra che ricorda gli ideali politici dell'attivista, riflettendo sulla condizione dei neri in cento anni di storia americana.
Leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani, simbolo di ogni lotta contro la discriminazione, Martin Luther King è stato e continua a essere un faro per chiunque creda che il colore della pelle e le differenze culturali non possano essere ragione di odio tra gli individui. Dopo aver ispirato milioni di persone al mondo con la sua celebre frase “I have a dream”, l’attivista sarà presto al centro di un nuovo progetto espositivo, che vuole celebrarne il pensiero e ricordarne il valore a cinquant’anni dall’assassinio.
I have a dream. La lotta per i diritti civili e politici degli Afroamericani. Dalla segregazione razziale a Martin Luther King – dal 9 novembre al 7 dicembre – porta allo Spazio5 di Roma una selezione di duecento immagini tra stampe, diapositive e fotografie scattate da alcuni tra i più noti fotoreporter del Novecento americano ‒ su tutti Dorothea Lange, Lewis Hine e Gordon Park ‒ provenienti per la maggior parte dagli archivi di stato
americani.
Figura centrale dell’intero progetto, Martin Luther King diventa, all’interno del percorso espositivo, pretesto per una riflessione socio-politica più ampia, che mira a raccontare la condizione della popolazione nera negli Stati Uniti, tra la fine della Guerra Civile Americana e gli anni Sessanta del Novecento. Una rassegna dal forte valore educativo, curata da Alessandro Luigi Perna e parte di History & Photography ‒ il progetto nato con l’obiettivo di valorizzare gli archivi fotografici storici, rendendoli accessibili al grande pubblico e alle scuole.
[Immagine in apertura: “Martin Luther King Jr. e Mathew Ahmann in mezzo alla folla durante la Marcia per i Diritti Civili”. È in questa occasione che è stato pronunciato da Martin Luther King, davanti al Lincoln Memorial, il suo più famoso discorso dal titolo “I have a dream”. 28 agosto 1963, Washington, D.C., USA. Foto di Rowland Scherman (1937) © Courtesy U.S. Information Agency – Press and Publications Service / NARA – National Archives and Records Administration]