Intelligenza artificiale, biotecnologia, robotica e realtà aumentata avranno un ruolo sempre più rilevante nel prossimo futuro. Tra arte, design e architettura, la nuova mostra del Mori Art Museum di Tokyo indaga come vivrà l'umanità domani.
“Il futuro è adesso” non sembra più essere solo una espressione linguistica di uso comune. I progressi conseguiti in ambito tecnologico stanno infatti già influendo sulla quotidianità degli esseri umani, con un significativo impatto su molteplici ambiti della ricerca, della progettazione e della produzione. Con la mostra Future and the Arts: AI, Robotics, Cities, Life ‒ How Humanity Will Live Tomorrow il Mori Art Museum di Tokyo si proietta ancora avanti, offrendo una visione degli orizzonti, imminenti e non sempre rassicuranti, verso i quali l’umanità si sta orientando.
Puntando l’obiettivo sui prossimi venti-trenta anni, l’istituzione giapponese riunisce una pluralità di progetti e sperimentazioni. Promossa con l’obiettivo di indagare quali saranno le condizioni di vita dell’umanità domani, la mostra affianca testimonianze e opere direttamente legate alla biotecnologia, alla robotica, alla realtà aumentata e all’intelligenza artificiale. Un itinerario, tra scienza e tecnologia, che sonda in profondità i territori dell’arte, del design e dell’architettura documentando influenze e connessioni con gli ambiti di ricerca citati.
Cinque le sezioni del percorso espositivo, che include oltre 100 esempi, tra opere e progetti: dalle visioni urbane delle città del futuro, proposte in New Possibilities of Cities, all’avvento dell’architettura neo-metabolica; dalle innovazioni introdotte nel design, capaci di rivoluzionare gli stili di vita, fino alle questioni di natura etica e ambientale con le quali gli esseri umani saranno costretti a misurarsi.
La mostra, che intende sollecitare l’attenzione dei visitatori anche sulla prospettiva di un’estensione della durata media della vita umana e sulle conseguenze di tale traguardo, raccoglie interventi sviluppati da importanti studi di progettazione internazionali. Bjarke Ingels Group è presente con due lavori – l’Oceanix City e The Orb, sviluppato con Jakob Lange –; ecoLogicStudio – realtà diretta da Claudia Pasquero e Marco Poletto – espone l’installazione H.O.R.T.U.S. XL Astaxanthin.g.
[Immagine in apertura, ecoLogicStudio, H.O.R.T.U.S. XL Astaxanthin.g, 2019 © NAARO]