Simulando le classiche targhe delle auto americane, Giulia Zoavo ha creato una serie di “plates” ispirate alle regioni della nostra penisola e al loro patrimonio gastronomico. Il risultato è un insieme di grafiche adorabili, diverse da regione a regione.
Avete presente le targhe delle automobili americane? Ce ne sono tantissime e tutte con un gusto particolare, spesso stravagante e ricco di ornamenti caratteristici delle regioni di provenienza. Ma come sarebbero queste placche – veri e propri cimeli da collezione – se a disegnarle fossimo noi italiani? O meglio, quale sarebbe il risultato se, invece che dell’Oregon o della Pennsylvania, le targhe fossero affisse su macchine della Calabria o del Trentino?
A chiederselo e a trovare una brillante risposta è oggi Giulia Zoavo, illustratrice italiana con base a New York. È lei l’autrice del progetto Italian Plates, una raccolta di venti targhe fantasiose (nell’immagine in apertura: courtesy l’artista), realizzate per ognuna delle regioni della penisola.
Create per il momento solo in digitale, le immagini presentano a grandi lettere, e con diversi colori, le sigle dei capoluoghi di ogni regione. Ciascuna targa riporta inoltre – attraverso un’adorabile grafica minimal – simboli caratteristici dell’area di provenienza e, simulando i motti delle targhe americane, una serie di slogan relativi alle tradizioni gastronomiche del nostro Paese. Un esempio? L’Abruzzo è la terra degli arrosticini, mentre la Toscana la “casa” della bistecca alla fiorentina.
Da dove arrivi la scelta di identificare le regioni con uno slogan “culinario” lo spiega la stessa Zoavo, che dice: “In inglese ‘plates’ si traduce sia con ‘targhe’ che con piatti’, un doppio significato che mi sembrava perfetto per il progetto. In un Paese in cui la tradizione culinaria è così importante e varia, è venuto quasi naturale basarsi sulle ricette tradizionali e i prodotti tipici per creare le grafiche e inventare i nickname delle diverse regioni”. Insomma, nell’attesa di vedere i lavori stampati su metallo, non ci resta che sfogliare le venti targhe… e cercare quella della nostra regione!