Al Museo Nazionale Romano, riflettori puntati sui tesori archeologici dell'Arabia Saudita. In mostra una ricca collezione di reperti antichi, oggetti d'arte e documenti mai esposti prima.
Dopo aver viaggiato per il mondo – da Abu Dhabi a Berlino, da Parigi a San Pietroburgo -, il progetto Roads of Arabia. Tesori archeologici dell’Arabia Saudita fa il suo debutto anche in Italia, con una mostra da poco inaugurata nelle monumentali sale delle Terme di Diocleziano, sede distaccata del Museo Nazionale Romano.
Aperta al pubblico fino al prossimo primo marzo, la rassegna – realizzata grazie allo sforzo congiunto tra il Ministero della Cultura dell’Arabia Saudita e il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo d’Italia –, esplora il prestigioso patrimonio archeologico della penisola araba, attraverso un percorso fatto di reperti antichi, opere d’arte e documenti di assoluto valore.
Allestito da Alessandra Capodiferro e Mohammed A. Alahmari – curatori del progetto –, il tragitto espositivo conta oltre 450 manufatti, selezionati da un arco cronologico che va dalla preistoria alla formazione del Regno dell’Arabia Saudita. Disposti nello spazio, gli oggetti raccontano la grandezza e la profondità della cultura islamica, ponendo l’accento sulle evoluzioni e sulle continuità tra la società moderna e la cultura del passato.
A riassumere le intenzioni del progetto, le parole di Dario Franceschini, Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo: “Questa mostra permette ai visitatori di prendere coscienza di un mondo finora poco noto e offre al contempo la possibilità di rinsaldare la cooperazione culturale tra i nostri Paesi, capace di portare notevoli frutti sul piano della reciproca conoscenza e comprensione. Un segno di quanto la cultura sia il veicolo di sempre migliori relazioni internazionali e di scambio”.
[Immagine in apertura: Maschera funeraria, I secolo d.C., oro, 17.5 × 13 cm. Thaj, Tell al-Zayer, Museo Nazionale, Riad]