La notizia è ufficiale: la Fondation Cartier pour l'art contemporain di Parigi ospiterà, il prossimo anno, la prima grande mostra di Damien Hirst in una sede istituzionale francese. Al centro del progetto, la nuova serie di dipinti sui “ciliegi in fiore”.
Si prospetta un tripudio di colori la mostra appena annunciata dalla Fondation Cartier di Parigi: un progetto che, con abbondante anticipo, sta già circolando sul web lasciando in trepidante attesa il mondo dell’arte contemporanea.
A occupare lo “stage” dell’istituzione francese – attualmente impegnata in una rassegna multidisciplinare dedicata alla vita degli alberi – sarà Damien Hirst, il bad boy dell’arte britannica, pronto a fare il suo ritorno sotto i riflettori dopo due anni di lavoro solitario in studio, tutto all’insegna della pittura. Un silenzio voluto e cercato dall’artista, dopo il roboante progetto veneziano Treasures from the Wreck of the Unbelievable (nell’immagine in apertura, photo Irene Fanizza via Artribune).
Cherry Blossoms – questo il titolo del futuro progetto, che avrà luogo da giugno a novembre 2020 – raccoglierà una selezione di grandi tele dall’ultimo gruppo di opere prodotte: una serie di alberi di ciliegio fioriti, evocati sulla superficie sotto forma di “puntini” colorati, “figli” dei celebri Spot Paintings realizzati dall’artista qualche anno fa. L’esposizione – definita come “un omaggio ai grandi movimenti artistici della fine del XIX e del XX secolo” – sarà la prima di Damien Hirst in una sede istituzionale francese.